Il Perugia Basket falcidiato dagli infortuni corre ai ripari: acquistato il play/guardia Yassin Derraa.
Proprio nelle ultime ore di mercato il Perugia Basket mette sotto contratto il promettente play/guardia Yassin Derraa, classe 1989 per 191 cm di altezza. I grifoni sono stati costretti a ricorrere alla finestra di mercato a causa degli infortuni che li hanno falcidiati: ancora fuori Poltroneri, probabilmente fino all'inizio dei playoff (scongiuri del caso compresi), si è ora fermato lo sfortunato Cutolo, bloccato dal menisco del ginocchio operato lo scorso anno e prossimo all'intervento.
A Siena - con soli sette titolari a disposizione - la Liomatic ha compiuto l'ennesima impresa, considerando anche la forza della compagine toscana, ma nella fase decisiva della stagione le rotazioni rischiavano di essere troppo corte.
Ecco dunque spiegato l'acquisto di Derraa, un Under 23 nato a Roma da genitori marocchini e considerato nel suo ruolo elemento molto promettente.
Yassin quest'anno era in forza a Patti (girone sud di A Dilettanti), dove finora ha scritto a referto 5,7 punti a partita, con il 41% da due punti, il 32% da tre, quasi il 70% ai liberi e poco più di due rimbalzi di media.
Buone cifre considerando il ruolo di contorno che Patti gli aveva ritagliato nell'economia del team: Derraa ha comunque avuto un massimo di 18 punti realizzati contro Latina, una delle favorite del girone sud.
Derraa è cresciuto nel San Cesareo Roma, dove si è messo in evidenza tanto da trasferirsi a Reggio Emilia, dove ha militato nelle squadre Under 18, 19 e 21 con buoni risultati. Dopo una prima esperienza a Vado Ligure (B1, con 7,1 punti di media, col 47% da tre), l'anno passato è stato in forza alla Virtus Siena, dove ha sostanzialmente confermato quelle cifre.
Dunque, come si può vedere, un buon rinforzo per i grifoni, attesi domenica dallo scontro diretto contro Trento dell'ex Buscaglia.
Un "in bocca al lupo" a Yassin e un grazie alla società perugina che - una volta di più - ha dimostrato competenza e voglia di far bene, investendo ancora per potersi giocare un "sogno".