(ASI) I grifoni non riescono più a vincere e restano da soli all’ultimo posto in classifica: nell’ennesimo finale punto a punto, stavolta è Agrigento ad espugnare il palasport perugino (80-87 per i siciliani).
Pur conducendo per oltre tre quarti, il Perugia Basket è costretto a subire ancora una volta una sconfitta (la sesta consecutiva, nona nelle ultime dieci gare), non riuscendo così a staccarsi da quota 10 punti in classifica.
Dopo le sfortunatissime partite contro Torino, San Severo e Bari, stavolta i grifoni hanno davvero qualcosa da rimproverarsi, in considerazione del fatto che gli ospiti siciliani non sono apparsi particolarmente ispirati, mentre la Liomatic rispondeva con un Mei (18 punti) ed un Chiarello (15 punti e 7 rimbazi) in grande spolvero ed una percentuale al tiro da fuori di tutto rispetto (alla fine da tre punti sarà oltre il 50%).
I biancorossi hanno avuto però il torto di non chiudere definitivamente il match, concedendo agli avversari troppe palle perse gratuite e diversi facili canestri per amnesie difensive, di modo che il vantaggio interno non è mai salito oltre gli undici punti: a quel punto l’esperienza di Moruzzi (15 punti e 6 falli subiti, entrando dalla panchina) e di Di Viccaro (21 punti, con 4 triple), unitamente all’apporto di una panchina lunghissima per la categoria, ha permesso ad Agrigento dapprima la rimonta (62-59 al 30’) e poi l’allungo (67-78 a 37’) decisivo.
LA CRONACA
Primo canestro della gara è dell’agrigentino Chiarastella, ma la Liomatic parte benissimo, con Chiatti, Mei e Chiarello che bucano con continuità la retina avversaria: per i biancorossi è addirittura un festival delle triple (5/7 in questa frazione), che produce un incredibile score di 28 punti realizzati in un quarto (top stagionale). Dall’altra parte Mian e Di Viccaro tengono a galla la Fortitudo, giunta in Umbria con quattro sconfitte consecutive sul groppone che ne avevano determinato la momentanea perdita della posizione playoff, occupata praticamente dall’inizio del campionato.
La partita scorre comunque piacevole, con le difese che non si sbucciano certo le ginocchia per impedire agli avversari di tirare a canestro: Perugia comunque chiude la frazione con una valutazione di 37-13, frutto di un evidente dominio a rimbalzo e di una prestazione balistica di tutto rispetto (quasi il 60% al tiro dal campo e 9/10 ai liberi), mentre sul tabellone il punteggio segna 28-21 Liomatic.
Come prevedibile, nella seconda frazione i grifoni non possono mantenere quelle medie realizzative - certo non nelle loro corde – e Agrigento piano piano si rifà sotto, raggiungendo il pari a quota 36 quando mancano poco più di due minuti alla sirena di metà tempo. Nel frattempo sul parquet inizia a farsi sentire la presenza di Moruzzi (già protagonista al PalaEvangelisti con la maglia di Trieste), mentre nei biancorossi l’ispiratissimo Mei di questa sera passa in panchina oltre sette (troppi) minuti di gioco, facendo venir meno ai suoi un terminale offensivo micidiale.
Subìto il pari, si accende finalmente Poltroneri (fino a lì piuttosto anonimo), che con due triple consecutive aiuta i suoi a mantenere il +5 del 45-40, punteggio con cui termina il secondo quarto.
La terza frazione si apre sotto i migliori auspici per i padroni di casa: Mei da tre e Chiarello da sotto rilanciano la Liomatic ad un vantaggio in doppia cifra, consolidato da un’altra bomba di Chiatti (3/3 per lui dalla lunghissima distanza): al 23’ siamo 53-42 per Perugia.
Agrigento però non si scompone e, trascinata da Di Viccaro, Chiarastella e De Laurentiis, impatta di nuovo a quota 59: è un gioco da tre punti di un ottimo Chiarello a fissare il nuovo vantaggio perugino proprio negli ultimi secondi della frazione.
Parte bene anche nell’ultimo quarto la Liomatic: Poltroneri da fuori dà il +5, ma i siciliani stavolta rispondono immediatamente con un parziale di 12-0, che li porta al primo vantaggio esterno di rilievo della gara. Il Perugia Basket accusa il colpo, anche perché fino a quel momento sembrava avere l’inerzia della gara in mano.
L’incontro si fa dunque all’improvviso difficilissimo per i padroni di casa, costretti a fare i conti anche con il proprio nervosismo - frutto delle troppe sconfitte sul filo di lana precedenti – così che le azioni diventano confusionarie ed il gioco non scorre più con la disinvoltura del primo quarto. A turno i biancorossi, per la voglia di chiudere prontamente il gap, affrettano troppo le azioni e giungono così a tiri forzati e fuori ritmo, vittime del nervosismo per la piega inaspettata che sta prendendo la partita.
Sono comunque due triple di Chiatti e Poltroneri, che infila anche due liberi, a riportare ad un solo possesso di differenza (75-78) le due squadre quando ci sono solo due giri di lancette sul cronometro. Ancora quattro liberi di Moruzzi e Poltroneri lasciano invariate le distanze, fino all’accelerata finale della Fortitudo: nonostante due errori dalla lunetta di Mian, è ancora Moruzzi il protagonista dell’incontro. L’esperta guardia siciliana trascina i suoi al +7 (80-87) con cui si chiude l’incontro, dominato dalla Fortitudo nell’ultima frazione (18-28, frutto di un 10-33 di valutazione complessiva).
IL COMMENTO
Ennesimo finale amaro per i grifoni, che non riescono più a vincere, pur dimostrando sul parquet che la differenza di valori con gran parte degli avversari incontrati è praticamente nulla. Resta il fatto che c’è sempre qualche episodio sfortunato che fa sfuggire l’incontro dalle mani dei biancorossi.
Ovviamente il Perugia Basket commette anche qualche errore tecnico e tattico, a volte frutto dell’inesperienza di qualche giocatore, altre dovute alla voglia di vincere: stavolta però in tribuna si è rimasti perplessi per alcune decisioni di coach Fabrizi, che nel secondo quarto ha dimenticato per troppi minuti in panchina Mei e poi Chiarello nella quarta frazione.
Ora il torneo si fa veramente in salita per la Liomatic. L’ultimo posto in classifica inizia a pesare, mentre le avversarie (vedi Latina) si rinforzano ed iniziano a vincere. Certo, mancano ancora tante partite e - soprattutto – il vero obiettivo è il raggiungimento della migliore posizione possibile in vista dei playout, di fatto uno spareggio al meglio delle cinque gare. Dispiace però vedere che impegno e attaccamento ai colori biancorossi non siano sufficienti per conseguire quei risultati che il basket perugino merita ampiamente.
Ora aspettano i grifoni altre due gare complicate: trasferte a Casalpusterlengo (all’andata contro i lodigiani fu la prima vittoria del campionato) e Castelletto Ticino, mentre in casa si affronteranno (anticipo di Sabato) la favorita playoff Treviglio e Mirandola, avversaria diretta. Sarà necessario cambiare al più presto rotta e sperare che finalmente anche la buona sorte dia una mano alla rincorsa biancorossa.
Liomatic Perugia–Moncada Agrigento 80–87
(28-21, 17-19, 17-19, 18-28)
Liomatic Perugia Basket: Chiatti 13 (1/4, 3/3, 6 rimbalzi, 5 recuperate, 7 perse, valutazione 17), Poltroneri 19 (1/6, 4/9, valutazione 12), Mei 18 (2/5, 3/6, valutazione 16), Chiarello 15 (5/7 da due, 7 rimbalzi, valutazione 22), Bonamente 8 (1/2, 2/4, 5 rimbalzi), Santantonio 5 (1/2, 1/1), Meschini NE, Cutolo (0/1 da tre), Bei 2, Ramenghi. All. Fabrizi
Totali di squadra: tiri da due 11/26 (42%), tiri da tre 13/24 (54%), tiri liberi 19/26 (73%), rimbalzi 27 (8 offensivi), perse 21, recuperate 15, falli commessi 21, falli subiti 24, assist 5, valutazione 77.
Moncada Fortitudo Agrigento: Demartini 8 (2/4, 1/1), Mian 12 (2/5, 2/3), Di Viccaro 21 (3/4, 4/7), Chiarastella 11 (3/4, 1/3, 8 rimbalzi), De Laurentiis (5/7 da due), Anello 5 (1/2, 1/5), Moruzzi 15 (2/4, 1/2), Quarisa (0/ da due), Giovanatto 2 (1/4 da due), Brown 2 (1/1 da due). All. Ciani
Totali di squadra: tiri da due 20/38 (53%), tiri da tre 10/21 (48%), tiri liberi 17/24 (71%), rimbalzi 27 (8 offensivi), perse 15, recuperate 21, falli commessi 24, falli subiti 21, assist 5, valutazione 85.
Arbitri: Riosa e Giampietro.
Usciti per cinque falli: Bonamente (PG), Di Viccaro e De Laurentiis (AG).
Progressione: 15-9 (5’), 28-21 (10’), 33-18 (15’), 45-40 (20’), 55-49 (25’), 62-59 (30’), 67-73 (35’), 80-87 (40’).
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