(ASI) Milano. Ultima giornata della fase a gironi della Champions League 2023 - 2024. Allo stadio Meazza si confrontano Inter e Real Sociedad appaiate al primo posto del girone. All'Inter, per la differenza reti, serve solo la vittoria. Conquistare la testa del girone sarebbe fondamentale per cercare di evitare già agli ottavi una delle squadre più forti d'Europa. Lo spicchio del terzo anello occupato dai tifosi del Real Sociedad si fa sentire, del resto la squadra corre molto, è molto dinamica e strutturata, del resto condivide la prima posizione del girone con i nerazzurri meritatamente.
Presenti allo stadio 69.010 spettatori, la coreografia della Nord è, come sempre, spettacolare...
Queste le formazioni ufficiali:
INTER: Sommer; Darmian; Acerbi; Carlos Augusto; Cuadrado; Frattesi; Calhanoglu (dal 37' s. t. Asllani); Mkhitaryan (dal 20' s. t. Barella); Dimarco (dal 32' s. t. Bastoni); Sanchez (dal 20 s. t. Lautaro - Amm.); Thuram (dal 20' s. t. Arnautovic). Allenatore: Simone Inzaghi.
In panchina: Audero; Di Gennaro; Bissek; Stabile; Klaassen.
REAL SOCIEDAD: Remiro; Traoré; Zubeldia (dal 32' s. t. Elustondo - Amm.); Le Normand; Munoz (dal 42' s. t. Tierney); Merino; Zubimendi (Amm.); Zakharyan (Amm. - dal 32' s. t. Magunacelaya); Kubo (Amm. - dal 42' s. t. Fernandez); Sadiq (dal 16' s. t. Turrientes); Oyarzabal. Allenatore: Imanol Alguacil.
In panchina: Marrero; Odriozola; Olasagasti; Paxheco; André Silva; Gonzalez; Dadie.
Arbitro: Sandro Scharer
Quarto ufficiale: Lionello Tschudi
VAR: San - tutti appartenenti alla confederazione S.vizzera
Fatti salienti di cronaca:
Al secondo minuto primo calcio d'angolo per l'Inter, seguito da una punizione dalla trequarti, senza esito.
Inter con un buon pressing in avvio di ripresa, Real più guardinga anche se con maggior possesso palla e con baricentro piuttosto alto in campo.
Al 13' primo calcio d'angolo per il Real.
Al 21' viene ammonito un giocatore del Real Sociedad per aver falciato Thuram che si sarebbe involato verso la porta.
Al 36' ripartenza interessante dell'Inter con Thuram sulla zona sinistra d'attacco, cede la palla a Di Marco che però non riesce a concretizzare l'azione che si conclude con un colpo di testa alto. Un minuto dopo di nuovo Thuram riparte molto bene con un bel contropiede non sfruttato a dovere.
Dal 35' si assiste ad una fase interessante della partita in cui l'Inter prova a spingere nella ricerca del goal, anche se Sanchez e Frattesi non stanno esprimendo una delle loro migliori partite. Al 43' liscio clamoroso di Acerbi su cross di Di Marco, tiro insidioso dello stesso Di Marco al 45'.
Secondo tempo:
L'inter parte all'attacco: al 48' punizione sulla tre quarti per fallo su Cuadrado. Spesso Di Marco e Cuadrado cambiano posizione: il primo sempre prodigo in fase di spinta, il secondo poco cercato, per la verità, dai compagni...
Altra interessante ripartenza al 60' con conclusione debole di Cuadrado. Il Real non lascia molti spazi e fino ad ora non è mai stato pericoloso in attacco.
L'Inter non riesce a pungere come quando schiera la sua formazione titolare, questo alla lunga, nel corso della stagione, potrebbe rivelarsi un problema per la formazione nerazzurra.
Al 65' l'Inter sostituisce un evanescente Sanchez con Lautaro e Mkhitaryan con Barella...
Esce anche lo spumeggiante Thuram ed entra Arnautovic, il quale, anche lui, non inciderà molto sulla partita.
Quinto angolo a 1 per il Real al 68' con un possesso palla complessivo del 55.4% ma con complessivi tentativi a rete di 8 a 4 per l'Inter.
Colpo di testa debole di Lautaro al 71'
Concesso un rigore al Real al minuto 75 - ammonito il giocatore Kubo per simulazione dopo esame al VAR.
Bel lancio di Cuadrado appena corto per Lautaro al 79'.
All'83' tiro debole parato da Sommer.
In sintesi una partita dove l'Inter ha provato con un pochino più di intensità a cercare la via del goal, ben contratto dal Real che centra il suo obiettivo per la gioia dei tifosi spagnoli.
Ora l'Inter deve sperare in un sorteggio non particolarmente proibitivo, ben sapendo che per la squadra vice Campione d'Europa non deve e non dovrebbe esserci nulla di proibitivo.
Roberto Sannipola - Agenzia Stampa Italia
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