(ASI) E' tornato il Milan. Spettacolare, competitivo, vincente. Nell'anticipo serale della 7.a giornata di serie A, la formazione rossonera ha domato, a dire il vero senza grosse difficoltà, un Palermo spento e poco guerrigliero.
Tre punti che proiettano la "flotta" guidata da Max Allegri a quota 8 in classifica. Quattro in più dei cugini nerazzurri, sconfitti nel pomeriggio 2-1 in quel di Catania. Milan in campo con il lutto al braccio per rendere omaggio all'ex presidente Nardi, scomparso giorno 4 ottobre all'età di 80 anni. Dopo due mesi di assenza forzata, la nota positiva in casa rossonera si chiama Robinho, subito in campo dal primo minuto. Recupera anche Nesta. Nel Palermo ecco Miccoli. Mantovani sostituisce lo squalificato Balzaretti. I GOL - Cassano ed Ibrahimovic provano subito a mettere sotto pressione la difesa siciliana. Il barese è assoluto protagonista, ma l'imprecisione sembra essere suo alleato. Attimi di paura per i rossoneri intorno al 30°. Dopo una botta subito dallo sloveno Ilicic, Thiago Silva infatti è costretto ad abbandonare anzitempo il rettangolo di gioco. Al suo posto è pronto Bonera. Il risultato muta forma e sostanza al minuto numero 40, quando Aquilani serve al bacio un assist all'ex di turno Nocerino, il quale, da quella posizione, può solo insaccare in rete. Nella ripresa gli ospiti non riescono a trovare la chiave adatta in grado di ribaltare la complessa situazione e, al 55°, Robinho, servito dal sempre presente Ibrahimovic, punisce per la seconda volta l'incolpevole Tzorvas. Passano appena otto minuti e Cassano chiude definitivamente la contesa: 3-0. Finisce senza altri sussulti. A "S. Siro", il Milan colleziona la sua seconda vittoria stagionale. Prosegue inesorabilmente quel mal di trasferta che, da troppo tempo, condiziona il Palermo. Bello e limpido al "Barbera"; inoperoso e flaccido fuori casa. Zero i tiri in porta. Abbiati spettatore non pagante. Un dato che deve solamente far riflettere...