(ASI) Milano- Il tecnico della Juventus ha detto che per lo scudetto la supersfida di San Siro conterà quasi zero, perché «nel calendario di Serie A siamo solo a ottobre», ma i giocatori, i tifosi e le rispettive società sanno che questa partita non sarà come tutte le altre.
Inter-Juventus questa volta non sarà solo il derby d'Italia, ma il tentativo dei nerazzurri di riscrivere le gerarchie del campionato italiano e provare a spezzare un dominio dei bianconeri che dura da otto anni. Il protagonista sarà senz'altro Antonio Conte, che il presidente Steven Zhang ha scelto per dare alla squadra una mentalità diversa, vincente, dopo la gestione Spalletti. Una scelta malvista da molti tifosi della Juventus, che ricordano l'attuale tecnico dell'Inter come una bandiera che ha tradito la squadra del cuore. Più del passaggio di Beppe Marotta, più uomo mercato che uomo squadra, anche se la rivalità con Fabio Paratici, dopo 14 anni di collaborazione, ha acceso il calciomercato estivo. Il 29 maggio scorso era stata promossa addirittura una petizione per togliere la stella di Conte dallo Stadium di Torino. Un'iniziativa che l'allenatore ha definito «becera» alla vigilia della super sfida, ma che ha scaldato gli animi.
Nell'immediato, il super posticipo vale la vetta della classifica e fra i tanti duelli sarà decisiva la capacità di resistere della difesa di capitan Handanovic. Godin, De Vrij e Skriniar sono chiamati a dare il massimo contro Cristiano Ronaldo e Higuain, una coppia d'attacco che si è riscoperta vincente, accompagnata dalla migliore rosa della Serie A. Dietro di loro, confermato titolare il gallese Aaron Ramsey, che sta vivendo un ottimo momento della sua prima stagione a Torino. Dall'altra parte, Lukaku sembra completamente recuperato e non vuole perdere un appuntamento così importante. Sensi e Barella giocheranno entrambi dal primo minuto nel 3-5-2, con Lautaro Martinez che farà da spalla al belga. De Ligt è ancora in fase di apprendimento. Stesso discorso vale per il gioco di Sarri, anche se nelle ultime uscite Pjanic si è avvicinato alla soglia dei 150 palloni giocati. Cuadrado terzino se la vedrà spesso con l'ex Asamoah. Per i bianconeri in panchina scalpitano Bernardeschi e Dybala, che potrebbero subentrare a gara in corso.
L'Inter deve difendere il primo posto, ha il vantaggio di giocare in casa e una Juventus che deve ancora allinearsi con il gioco di Sarri. A punteggio pieno e alla ricerca della settima vittoria su sette, i nerazzurri possono allungare a cinque punti di distacco se sapranno soprattutto mantenere la porta inviolata come quasi sempre è stata finora. La scottante sconfitta con il Barcellona al Camp Nou e la polemica con l'arbitro, dopo aver dominato la partita per sessanta minuti, ha però agitato lo spogliatoio in settimana. Sarri è invece obbligato a fare delle scelte di fronte a una rosa molto lunga, ma non ha dubbi: «Questo è il mio lavoro. Se un giocatore escluso si arrabbia per le mie decisioni, tanto meglio. È questo lo spirito che voglio da ognuno dei miei uomini».
Le vittorie con Brescia, Spal e Leverkusen hanno confermato una Juve in crescita, ma finalmente ecco un crash test contro una grande. La rivalità con l'Inter metterà il giusto pepe a una sfida che psicologicamente vale ben più dei punti messi in palio questa sera.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia