(ASI) Napoli è una città che sotto il punto di vista calcistico le pretese della tifoseria sono molto alte, come nel resto di altre città delle “Big italiane” come Milan Inter ecc..
Ma pretendere risultati immediati( e quindi manco a un mese dalla partenza del campionato) può essere esagerato?
Guardando i recenti risultati di Maurizio Sarri si direbbe proprio di si.
I dieci gol realizzati tra Brugge e Lazio, e soprattutto i zero gol subiti fanno azzittire anche il meno critico, e probabilmente anche lo stesso Diego Armando Maradona, uno dei tanti critici contro Sarri.
La partenza non è stata delle migliori, e le lamentele di tifo e stampa partirono a mille già dalla prima di campionato, come anche i pareggi successivi, eppure questo allenatore dalla grande umiltà ha sempre sorriso, ha sempre lavorato, è sempre stato concentrato al suo progetto, e come dice il detto “ il lavoro paga”.
La difesa di De Laurentis è stato un altro fattore importante, dimostrando totale fiducia non solo al tecnico ma all'intero progetto, prendendosi tutte le critiche non rivolte solo a lui, continuando a ribadire che il lavoro di Sarri porterà i suoi frutti.
Ora che è avvenuta la svolta, tutti vedranno Sarri con occhi diversi? Molto probabilmente si, eccezion di eventuali momenti di calo che durante la stagione che possono starci.
Ma tutto questo deve portare a una morale, un allenatore di calcio deve avere tempo per tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi, 2-3 se non anche 4 mesi, la tranquillità e soprattutto dare fiducia.
La squadra adesso è in ottima forma, sia fisica che psicologica, il mix giusto per portare a casa risultati positivi.
La cosa ancor più sorprendente è la valorizzazione e rivalutazione di molti giocatori, primo fra tutti Lorenzo Insigne, con Benitez sotto tono e probabilmente in un ruolo non suo, e adesso insieme a Higuaine è l'attaccante più prolifico.
Purtroppo la critica in Italia è cosa quotidiana ed estrema in momenti, ma il Napoli di De Laurentis-Sarri possono solo dare un esempio di questo mal pensiero nostrano, ed evitarlo in futuro.
Carlo Sampogna – Agenzia Stampa Italia