Si, perché il Milan la sua partita l'ha fatta. Certo, qualcosa e' andato storto, come il calcio di rigore fallito da Niang che testimonia, ancora una volta, il momento negativo dell'attaccante rossonero. A Roma e' ottimo l'avvio dei padroni di casa con Nainggolan che serve Dzeko, autore di un tiro potente che costringe Donnarumma alla deviazione in calcio d'angolo. Gara molto intensa, con occasioni create da entrambe le squadre. Al 17' Suso apre per Lapadula che non riesce a sbloccare il risultato; la Roma risponde su calcio piazzato ma Donnarumma non si lascia ingannare facilmente. Al 26' il Milan ha la possibilità di aprire le danze. Szczesny travolge Lapadula diretto in porta, l'arbitro indica il dischetto e Niang si incarica della battuta del calcio di rigore rossonero: l'attaccante del Milan però si fa ipnotizzare dal portiere giallorosso che salva il risultato. Al 36' occasionissima per gli uomini di Spalletti con Dzeko che non apre le marcature davvero per un soffio. Durante le battute finali della prima frazione di gioco, Bruno Peres, in un contrasto con De Sciglio, si infortuna ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Al suo posto entra El Shaarawy, ex rossonero. E' durante la seconda frazione di gioco che si decide tutto. Pasalic va al tiro senza inquadrare la porta, mentre sul fronte opposto impensieriscono Perotti e Dzeko. La Roma trova il gol della vittoria con Nainggolan che, al 17', lascia partire un sinistro angolatissimo, imprendibile per il portiere rossonero. La reazione del Milan c'è stata e i rossoneri, in questo, hanno dimostrato di essere una squadra: Lapadula però, coadiuvato da Pasalic, spedisce la sfera sul fondo. Negli ultimi minuti, la Roma cerca di allungare le distanze, ma il Milan vuole pareggiare i conti. Dzeko non batte Donnarumma, mentre sul fronte opposto Romagnoli e Mati Fernandez danno filo da torcere ai giallorossi. Al triplice fischio però il Milan è costretto ad arrendersi e la posta in palio è nelle mani dei giallorossi.