(ASI) E’tutto pronto al Bentegodi per Chievo - Juve, match valevole per la dodicesima giornata di campionato. I bianconeri giungono in terra veneta con l’obiettivo di mantenere invariato il distacco dalle altre formazioni e inanellare la terza vittoria di fila in serie A. il Chievo spera di cancellare la brutta caduta di Crotone arrestando la cavalcata della capolista.


La Juve scende in campo con un 4-3-3 a cui il mister Maran risponde con il 5-3-2 puntando sulla coppia di attacco formata da Birsa e Flores.
I padroni di casa partono subito con la giusta grinta, ma al 3’minuto la partita viene interrotta da uno scontro di gioco che vede coinvolto Barzagli, costretto ad abbandonare il campo in barella.
Brutta tegola per i bianconeri in questo avvio di match.
Il Chievo torna a pressare alto, mettendo in difficoltà la formazione ospite che non riesce a trovare spazi per sfondare.
Quindici minuti sul cronometro. Gara abbastanza equilibrata e priva di spunti interessanti fino a qui.
Al 16’ è Hernanes ad andare alla conclusione da fuori area, ma la prima occasione del match sfuma su una ribattuta di cui Alex Sandro non riesce ad approfittare, spedendo il pallone di poco a lato.
Al 22’ il Chievo risponde con Cacciatore che cerca un cross, prontamente spedito in angolo dai difensori avversari.
Al 23’ancora un brivido per i bianconeri . Stacco di testa di Spolli e palla che si perde sul fondo.
La Juve prova a reagire con Hernanes che va alla conclusione di testa sugli sviluppi della punizione firmata Pjanic. Ancora un pallone alto e un’altra opportunità sfumata.
E’il 27’minuto quando la Juve va vicinissima al gol con un bel numero di Mandzukic che si libera della marcatura degli avversari e va al tiro. Ottima l’idea del croato che si perde davanti al portiere spedendo alto il pallone.
I bianconeri alzano il ritmo costringendo il Chievo a commettere due falli da ammonizione. Cartellino giallo per Dainelli e Gobbi.
Al 36’è sempre Mandzukic ad approfittare del cross di Alex Sandro per avventarsi su un pallone ghiottissimo. Ancora nulla da fare per l’attaccante croato che vede alzarsi troppo il pallone.
Al 42’ arriva anche il momento del Pipita che riesce a liberarsi da metà campo ma viene frenato da un ottimo Sorrentino. Palla in angolo ed ennesima occasione sprecata dai bianconeri.
Termina il primo tempo. Dopo un brillante avvio di match, il Chievo subisce le azioni degli avversari che costruiscono bene ma peccano in fase di finalizzazione.
Si riparte. Il Chievo prova a fare la partita e al 50’ si propone con Floro Flores che anticipa l’intervento di Benatia. Palla che schizza alta sopra la traversa ma i padroni di casa ci sono.
I bianconeri non ci stanno e al 53’ si portano in vantaggio grazie alla rete di Mandzukic. Tiro a incrociare del croato che approfitta dell’assist di Cuadrado per andare ad una magica conclusione.
1 a 0 Juve e match che si sblocca!
Bianconeri all’attacco e Chievo sempre pronto alle azioni di ripartenza.
Al 61’ occasionissima Juve con Higuain che scavalca Sorrentino e va al tiro da posizione defilata. E’Dainelli a salvare tutto.
Ma il Chievo non molla e al 66’ grazie ad un rigore guadagnato e realizzato da Pellissier agguanta il pareggio. Adesso il match si fa avvincente.
Al 75’ la Juve torna a fare la voce grossa con Pjanic che calcia una punizione imprendibile per il portiere del Chievo. Che perla del bosniaco... e i bianconeri tornano a volare alto.
Gara tutta da vivere adesso al Bentegodi.
I padroni di casa spingono ma i bianconeri stringono i denti e tornano a farsi vedere in attacco con Sturaro che all’86’ prova una conclusione fuori misura.
All’88’ incredibile occasione per Cuadrado che, dopo aver dribblato quattro uomini, si perde davanti a Sorrentino.
Sul finire del match ancora un brivido per il Chievo che al 92’ subisce un’altra punizione insidiosissima firmata Miralem Pjanic. Miracoloso l’ intervento dell’estremo difensore che spedisce in angolo sventando il pericolo.
Termina qui. Il Chievo deve fare i conti con un’altra sconfitta, mentre continua a far riflettere il gioco di una Juve che vince ma non sempre convince.

Maria Vera Valastro- Agenzia Stampa Italia

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