Calcio Serie A. Per il Frosinone seconda sconfitta consecutiva. Molte ombre, poche luci

(ASI) Bergamo. La Serie A si sapeva è altra dimensione. Su tutto. Il Frosinone in queste prime due partite di campionato ne hanno preso atto. I canarini devono far presto a calarsi in questa realtà affascinante ma allo stesso tempo terribile.


Il prossimo trittico che aspetta il Frosinone (Roma, Bologna, Juve) fa paura solo a leggerlo viste le sconfitte con il Torino e con l'Atalanta. Contro i granata gli uomini di Stellone non avevano sfigurato sotto il piano dell'impegno profuso e sotto il carattere agonistico. Mentre il Frosinone visto all'Azzurri d'Italia di Bergamo ha mostrato dei limiti evidenti.
E' stato sbagliato l'approccio alla gara, agonismo visto quasi zero, con un divario tecnico senza commenti. Si è visto in tv. A parte i primi minuti di gioco i canarini sono stati sempre in sofferenza, soprattutto sulle fasce e a centrocampo, con Moralez e Gomez che hanno il bello e il cattivo tempo in campo. I canarini si ritrovano a zero punti in compagnia di Juve, Carpi, Bologna, Empoli. La speranza è che la sosta possa consentire alla squadra di crescere sotto il profilo tecnico tattico e sotto il punto di vista del carattere. Nota positiva che Stellone al rientro della sosta può contare sul cileno Castillo e il bulgaro Tonev, che ieri sera ha fatto il suo debutto contro l'Atalanta. Nella formazione schierata contro gli orobici, l'unica novità il rientro di Blanchard in difesa dopo la squalifica. Stellone ripropone il suo 4-4-2 di fabbrica all'inizio, mentre nel secondo tempo passa ad un 4-3-3 che gli consente di centellinare le forze in campo. Reja invece deve rinunciare a Denis, Cigarini, Carmona, Suagher e a Paletta e Toloi ultimi acquisti. Dopo il fischio d'inizio gli orobici fanno capire che vogliono portare a casa i 3 punti. I canarini faticano sul campo e si vede. Moralez e Gomez hanno una marcia in più. Gucher soffre e non da sostanza al centrocampo. Longo troppo fumoso sotto porta. All'8' gli orobici possono passare in vantaggio. Traversone dalla sinistra di Grassi in area, Pinilla anticipa Blanchard che lo tocca. Per l'arbitro è rigore netto. Al dischetto lo stesso Pinilla che di destro si fa parare il rigore da uno stratosferico Leali, il migliore dei canarini.
Il Frosinone anziché prendere coraggio, sbanda e resta in balia dei nerazzurri. La partita è un monologo atalantino. Gli uomini di Reja coprono tutti gli spazi, sulle fasce ripartono in velocità e a centrocampo non danno riferimenti a Gori e Gucher. Nel secondo tempo Stellone cambia passando al 4-3-3. Subito in campo Daniel Ciofani, all'esordio in serie A al posto di uno spento Longo.
Al 5' lo show di Moralez che salta Blanchard e Crivello ma al tiro trova un immenso Leali. All'8' della ripresa Blanchard potrebbe pareggiare di testa su angolo di Gucher. Al 14' ancora Moralez che ruba palla a Blanchard e va dritto in porta, invece di servire il libero Pinilla prova la conclusione, Leali respinge e Rosi che salva sul tapin.
Reja mette in campo il mastino Migliaccio per rimpolpare ancora di più il centrocampo. Anche l'ultimo arrivato in casa Frosinone fa il suo esordio. Il bulgaro Tonev per Paganini e Soddimo per Carlini. Ma lo spartito non cambia. Gli orobici vincono meritatamente contro un Frosinone spento che deve rivedere al più presto gli errori commessi e fare di queste due sconfitte l'antidoto per ripartire dopo la sosta. E al Matusa il 13 settembre arriverà la Roma di Totti e compagni.
Atalanta (4-3-3): Sportiello, Masiello, Stendardo, Cherubin, Dramé, Grassi (24' st Migliaccio), De Roon, Curtic (31' st Giorgi), Gomez (44' st Estigarribia). Allenatore: Edy Reja
A disposizione: Radunovic, Bassi, Toloi, Conti, Brivio, Paletta, Raimondi, Monachello, D'Alessandro
Frosinone (4-4-2): Leali, Rosi, Diakitè, Blanchard, Crivello, Paganini (30' st Tonev), Gori, Gucher, Soddimo (25' st Carlini), Longo (1' st Ciofani D.), Dionisi. Allenatore: Roberto Stellone
A disposizione: Zappino, Bertoncini, Ciofani M, Russo, Verde, Frara, Sammarco, Chibsah
Arbitro: Celi di Bari
Assistenti: Schenone di Genova e Alassio di Imperia. Quarto uomo: Manganelli di Valdarno. Addizionali: Rocchi di Firenze e Nasca di Bari
Marcatori: 20' pt Stendardo, 24' st Gomez
Ammoniti: Pinilla, Blanchard, Dionisi, Paganini, Diakitè Angoli: 9-2 per l'Atalanta

Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia

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