Primo quarto d’ora equilibrato con Chiellini provvidenziale. Al 25’ De Ceglie serve bene Llorente di poco a lato. Al 27’ Tevez serve Vidal che da fuori area infligge Andujar. Al 35’ Pirlo con una pennellata raddoppia. Juve che finisce in atttcco.
Ripresa con il Catania più convinto, che sfrutta alcune disattenzioni bianconeri, sbrogliate da un super Chiellini, un autentico gladiatore. Al 60’ Marchisio prende l’icnorcio dei paelli. Serie di rimpalli e Tevez in flipper fa tris. Entra Giovinco al posto di Tevez e la formica atomica da angolo serve Bonucci. Al 70’ Motta sostituisce Llorente e va fare il quinto di difesa. Espulso Guarente con la Catania che finisce praticamente in 9 visto che Berghessio visibilmente infortunato dopo un contrasto con Chiellini. Juve gestisce e addormenta la partita.
Bella Juve con due goal per tempo: rabbiosa, spietata. Continua la terapia post Firenze e Madrid, ma la difesa ha consesso troppo, con il Catania di oggi ce la si può fare, se Chiellini poi gioca sempre così, ma nel terribile ciclo che si chiude con Real e Napoli assolutamente no, per quanto non ci fossero Barzagli, Pogba, Lichsteiner. Ma si ripiana lo score passivo e si riduce a 10 goal in 10 partite (sempre troppi). La Roma è sempre lassu, il Napoli affianca, ma questa Juve convince di più.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia
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