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(ASI) E’ derby. Il derby della Mole. Il Torino è una squadra solida con 7 punti e diverse vittorie sfumate. Ventura ha caricato i suoi e vuole fare il colpo, approfittando di turn over e distrazioni europee bianconere. Conte si affida al solito 3-5-2 confermando la difesa titolare con Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini Lichsteiner e Asamoah sulla fascia, Marchisio, Vidal e Pogba con pirlo ai box, davanti Tevez e la prima da titolare quest’anno di Giovinco per far valere in dna bianconero e che all’Olimpico di Torino da avversario ha sempre inciso. Il Toro schiera un 3-5-2 adattabile a 5-3-2, con Padelli fra i pali, Rodriguez, Glick, Moretti, sulle fasce D’Ambrosio e Darmjan, in mediana Vives, El Kaddouri e le’x Brighi davanti Cerci supportato dall’ultimo ex Immobile.

Toro molto coperto forse troppo con la Juve che prova con Giovinco e Tevez che provano incroci e a sfondare ma senza grandi pressioni. La Juve ha qualche sbavatura e la difesa commette piccole ingenuità. Ammonito Marchisio per uno sgambetto su Immobile. Nei primi venticinque minuti nessuna parata e molti errori: non sembra un derby. Ammonito pure Pogba per un intervento da dietro di El Kaddouri e punizione interessante per il Toro, ma Cerci non centra la porta. Al 32’ Tevez e Giovinco duettano l’argentino crossa per il compagno, ma Vives è provvidenziale. Juve decisamente sottotono, si sente l’assenza di Pirlo, non spingono le fasce, Pogba non fa buona regia e il Toro sta salendo. Ammonito per i granata Immobile per un brutto fallo da dietro su Tevez: poteva starci il rosso con Conte che si arrabbia. Un altro fallo da dietro su Giovinco di Glick, Toro che va decisamente duro e derby che perde ulteriormente di qualità. Nel finale Asamoah serve Marchisio che calcia male. Prima frazione brutta, sfida di fallacci e di nervi, non è assolutamente  un derby da ricordare per il momento.

Cambio non previsto per il Toro, l’ex Bari Masiello al posto di Rodriguez con Moretti spostato sulla fascia in 4-4-2 e Darmian che va a fare l’interno destro: Ventura vuole provare a spingere sulle fasce. Tevez prova la conclusione subito ma è alta. Prima parata dell’incontro al 51’ con una triangolazione Marchisio-Tevez-Giovinco, con la formica atomica che poteva fare di più essendo da solo: una sorta di rigore in movimento. E’ un segnale, perché dopo che la Juve riprende a fare sé stessa con il suo asfissiante pressing, pochi minuti da calcio d’angolo colpo di testa di Tevez che si stampa sulla traversa e a porta vuota arriva l’incornata  vincente di Pogba.  Il Toro si lamenta per la posizione di Tevez. Ammonito anche Asamoah per un fallo da dietro su Cerci. Marchisio rischia l’espulsione per un fallo su Vives. Al 67’ entra Meggiorini per El Kaddouri. Toro che protesta con forza, perché Marchisio e Pogba cadono a terra per infortuni loro e l’arbitro ferma il gioco. Tevez sfiora d’un soffio il goal, provvidenziale Padelli Al 70’ primo cambio Juve: esce Asamoah, che è salito nel secondo tempo, dentro Padoin. Nella lista dei cattivi pure Vives per un fallo su Padoin. Entra Vucinic per Giovinco. Sospetto contatto Cerci-Chiellini, cade il granata ma l’arbitro ha ragione, ma non lo ammonisce per simulazione netta, ma c’è da dire che il fallo era incominciato fuori dall’area. Ammonito pure Moretti. Padelli viene impegnato da Vucinic. Ultimo cambio per Ventura Farnerud per Vives. Toro che fa un forcing e tutta la Juve compresa le punte arroccata in difesa. Conte fa fare una passerella per Quagliarella che rileva Tevez che ha preso in mano a partita sacrificandosi molto.

Vince la Juve con molte polemiche per il fuorigioco di Tevez, il Toro non segna ancora da undici derby e l’ultimo vinto risale al 1995 2 a 1 con doppietta di Rizzitelli. Juve non entusiasmante con Tevez e Pogba che hanno cambiato le sorti della partita, ma da segnalare che Buffon non ha fatto nemmeno una parata e non aveva schierato nemmeno Pirlo. E ora la testa va al Galatasaray e alla Champion.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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