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Una vittoria da grande squadra, e adesso il Grifo vola più alto di tutti in classifica.
(ASI) A Viareggio il primo tempo dei biancorossi è da incorniciare per autorevolezza e capacità di dominare. In ogni fase, in ogni parte del campo, in ogni momento, gli uomini di Camplone hanno dato l'impressione di essere consapevoli della propria forza e di sapere cosa fare per centrare la vittoria.
Davanti con Fabinho ed Eusepi magistrali nel tener palla e mandare in ansia i difensori toscani. Dietro con i quattro difensori capaci di chiudere ogni varco e di iniziare l'azione, ma anche di randellare quando necessario. In mezzo, con Nicco-moto perpetuo che si conferma ai suoi massimi livelli, Filipe puntuale e ispirato, Moscati che canta e, retrocesso dopo l'espulsione di Comotto, porta mirabilmente la croce. Tutto perfetto, tutto facile, tutto come si conviene ad una capolista che gioca sul campo di una delle ultime. Poi, nelle ti presa, il Perugia arretra il baricentro e, dopo l'espulsione di Comotto, va qualche volta in apprensione, ma mai in affanno, perché l'altra faccia della medaglia del primo posto, è la capacità di soffrire, di aiutarsi, di ripiegare tutti insieme e provare a ripartire quando possibile. Eusepi è l'emblema di questa virtù, con palloni e palloni rinviati in difesa sui calci piazzati dei versiliani.
Camplone è soddisfatto, elogia la capacità dei suoi di impegnarsi e crescere. Lucarelli rivendica di aver messo lui il marchio sulle scelte dei giocatori del Grifo in estate, e dice che se si fosse saputo aspettare, adesso ci sarebbe lui a raccogliere i frutti del lavoro. Per una volta, tutti d'accordo: il Perugia è lassù in alto e si candida a restarci.
Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia
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