(ASI) Padova – Ammetto di non utilizzare il social “X”, abitualmente per effettuare delle ricerche. In Italia, non è così diffuso quanto nei paesi anglosassoni, e forse ha sempre avuto la nomea di un social un po’ snob. Eppure, proprio sull’ex “Twitter” la mia attenzione è stata catturata dal profilo di Diana Panchenko, giornalista ucraina dell’anno 2022 e tra le dieci donne più influenti del Paese.
Ogni giorno, la 36enne ucraina, senza sosta, si muove in due direzioni: creando dei tweet contenenti pesanti rivelazioni sul regime di Zelenksy e sul suo staff (avendolo conosciuto dal suo interno, a suo dire), oppure commenta tutti i post relativi alla guerra del suo Paese contro la Russia, prendendo sempre posizione a favore della pace, e criticando qualunque politico, americano, o eurounionista, accusando, e non a torto, di portar avanti unicamente piattaforme belliciste.
Ebbene, apprendo dalla rete che la Panchenko, abbia lasciato l’Ucraina per stabilirsi a Dubai, nel febbraio 2022, e che il canale che gestiva, nella sua lingua madre sia stato bloccato dall’SBU, i servizi segreti ucraini per manifesta propaganda russa. Ebbene sì, Diana Panchenko sarebbe, a detta di “Reporter Senza Frontiere”, una pericolosa propagandista russa, da fermare: “laureata in giornalismo e in giurisprudenza, Panchenko ha lavorato come presentatore per il canale televisivo locale Kyiv TV tra il 2010 e il 2015, prima di unirsi a NewsOne, un canale filo-russo di proprietà di Viktor Medvedchuk, un oligarca ucraino vicino a Vladimir Putin che ora è in Russia. NewsOne è stata sospesa dal governo ucraino nel 2021” (1).
Ebbene, faccio fatica a credere alla tesi dei colleghi di “Reporter Senza Frontiere”. Ho letto e riletto i tweet e le rivelazioni della Panchenko, e senza di lei, Vi assicuro che certe notizie non sarebbero divenute di dominio pubblico, soprattutto in Italia. E sono lieto di riportarne alcune, certo di offrire un contributo alla critica e all’informazione sulla guerra russo – ucraina. In seconda battuta, pur comprendendo che in Ucraina vi sia unconflitto in corso, auspico che il diritto di critica sia ancora garantito, e che anche la giornalista dell’anno 2022 possa esprimere un’opinione contraria circa le politiche del suo paese.
Dal suo profilo, apprendo che “Zelenksymi ha definita nemico personale. Mi ha imposto sanzioni personali, anche contro la costituzione. Ha provato a confiscare le mie proprietà, privarmi di ogni diritto, e ha intentato contro di me due processi penali (…). La mia famiglia ed io stiamo affrontando difficoltà, molti miei colleghi sono stati imprigionati per aver espresso le loro opinioni e fatto sentire la propria voce. I media ufficiali non riporteranno tali ingiustizie, ma io lo farò. Ho annotato numerosi fatti in questi anni che cambieranno le vostre prospettive sulla guerra (…). Ho scritto un libro che a breve uscirà negli Stati Uniti. Sono determinata ad amplificare la mia voce e raggiungere un pubblico più vasto. Condividendo i miei contenuti qui, spero di accendere la consapevolezza e far scattare una scintilla collettiva per un futuro migliore”.
In tutta onestà, qualora ciò corrispondesse al vero, la Panchenko ha avuto tutto da rimetterci nel contrastare il regime di Kiev. Da giornalista dell’anno a nemico pubblico, con tanto di persecuzione personale. Ma passiamo ora alle sue rivelazioni bomba.
La prima rivelazione, della quale nessun media italiano ha parlato, è il tentativo di avvelenamento dell'ex Capo della Corte costituzionale ucraina Oleksandr Tupytskyi.Residente a Vienna, l’ex giudice ha subito un tentativo di avvelenamento al mercurio. Le analisi mediche hanno rivelato la presenza nel suo corpo del minerale, di ben sette volte superiore alla media (2). Secondo la Panchenko, tutti gli oppositori di Zelenksky sono a rischio. La Corte Suprema aveva stabilito che la sospensione del Capo della Corte Suprema da parte di Zelensky fosse un suo abuso di potere, eccedente la sua autorità. Dopo due anni (l’ex giudice aveva lasciato il paese per riparare in Austria nel 2022), Tupytksyi è stato avvelenato, ed un altro giudice della Suprema Corte è stato ucciso da un attacco con un drone a Karkhiv. Il tutto, in una settimana. Ovviamente, per quest’ultimo caso, i media ucraini ed europei, parlano di drone russo, mentre per l’avvelenamento, c’è sicuramente la mano del Cremlino, la sola che utilizza il metodo degli avvelenamenti. Chi ha ragione, la Panchenko o i media europeo – ucraini? Pur rimanendo neutrale tra i due contendenti, curiosa rimane la morte di due membri (effettivi e non) della Corte Suprema, a così breve distanza. Inoltre, c’è da chiedersi perché il Cremlino volesse avvelenare l’ex Capo della Corte ucraina, proprio quello che aveva riportato l’abuso di poteri di Zelenksy.
La seconda rivelazione, riportata poi in diversi altri video, è la corruzione all’interno dei Servizi Segreti Ucraini. Un video mostra sei milioni di dollari (la valuta ucraina è instabile, e la maggior parte dei pagamenti avviene in dollaro americano) sono stati trovati nella casa di un ufficiale dei servizi segreti (e in quella della figlia), in una piccola cittadina ucraina. Hanno tentato di gettare 500.000 dollari dalla finestra per nascondere il loro crimine. Questa notizia ci fa riflettere, anche solo per pochi istanti, sulla destinazione degli aiuti destinati a questo paese, europei e americani. Cosa arriva veramente ai cittadini, e cosa invece finisce nelle tasche della corruzione locale?
La terza rivelazione è un attacco totale nei confronti di del “re dell’industria del sesso in Ucraina”, VitalijVolodymyrovyčKlyčko, anche Sindaco della Città di Kiev. Riporto quanto denuncia la Panchenko: “egli controlla la più grande rete di strip – club. Solo a Kiev 100 bordelli! Ha venduto centinaia di ragazze all’Unione Europea e agli Stati Uniti. Vende droga in Ucraina. È sotto inchiesta per corruzione e alto tradimento. Il suo bordello “Rio”, secondo fonti giornalistiche, appare nei registri dell’Interpol come fornitore di schiave sessuali ucraine al mercato mondiale. Klitschko vive nello stesso edificio dove si trovano due bordelli di lusso, trattenendo il denaro per se stesso. Uno di questi, occupa un rifugio antiaereo che serve alla popolazione per nascondersi dagli attacchi russi. Sempre secondo fonti giornalistiche, nei bordelli ci sono fino a 200 ragazze. L’ufficio nazionale anticorruzione ha aperto un fascicolo nei confronti del Sindaco Klitschko per appropriazione indebita e alto tradimento. Milioni di dollari sono stati sottratti dalle casse comunali. Sempre fonti giornalistiche, hanno riportato che negli strip club vicini alla residenza di Klitschko le ragazze venivano costrette ad aver prestazioni sessuali con i clienti. Una lap dance privata: 20 dollari, portar con sé la ragazza, 300 dollari. Klitschko aveva cominciato come un membro della mafia. È rimasto uno di loro”.Questi dati, di una gravità enorme, contrastano fortemente con la narrazione del Sindaco di Kiev diffusa in occidente: pugile eccelso, servitore della Patria, combattente in prima linea contro l’invasione russa. Per chiudere con il capitolo Klitschko, la Panchenko ha citato il quotidiano tedesco Die Welt, che riporta come il 50% delle prostitute in Germania sia di origine ucraina, registrate come lavoratrici sessuali a Berlino. Infine, ella ha ricordato dove si trovi la residenza principale del Sindaco di Kiev: in Germania. Ebbene, anche questo è uno spunto di riflessione: se il Sindaco di Kiev fosse davvero così corrotto, quanto lo può essere l’intera classe dirigente ucraina?
Anche questo spunto, è oggetto di riflessione della collega giornalista ucraina. In quella che definisco la quarta rivelazione, Diana Panchenko ci racconta che nel 2024, in Ucraina sono state registrate più macchine sportive nuove, rispetto al 2021! Parliamo di Ferrari, Maserati, Aston Martin, 3 Rolls Royce “Spectre” solo a Kiev. Nel 2023, un ucraino ha comperato un bolide della Bugatti per 4 milioni e seicentomila dollari. La domanda, legittima, che ci si può porre è a chi appartengano queste autovetture. La popolazione civile muore di fame, ma qualcuno invece, dispone, stranamente, di milioni di dollari.
Infine, concludiamo, sempre con le parole della giornalista, quanto sia flebile la “democrazia ucraina” tanto sbandierata dai media occidentali. L’attuale democrazia ucraina (parole della Panchenko, ma difficilmente contestabili), ora consta di: confini chiusi, cancellazione della libertà di parola e di culto, oscuramento e tacitamentodei media, cancellazionedella libertà di istruzione, rapimenti di persone lungo le strade (ai fini militari, ndr). Siamo sicuri che se venissero indette libere elezioni, il risultato non sia uno shock per molti?
Diana Panchenko ogni giorno si batte per la pace, e per questo è stata definita dall’occidente “propagandista russa”, odiata da una parte dei suoi connazionali e da quelli occidentali che non vogliono perdere la faccia. Siamo sicuri, tuttavia che sia solo propaganda la sua? I video che registra, tutti disponibili in lingua inglese, sono in rete, e citano fonti e dati che nella maggior parte dei casi, sono inoppugnabili. Scoprendo spesso, che quella che viene chiamata volgarmente “propaganda”, in realtà altro non è che l’amara realtà dei fatti.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
Note
- https://rsf.org/en/diana-panchenko-ukrainian-propagandist-working-kremlin
- https://fact-news.com.ua/en/the-former-head-of-the-constitutional-court-tupytskyi-was-tried-to-be-poisoned-in-austria-ex-national-deputy/ e anche
https://report24.news/ehemaliger-ukrainischer-hoechstrichter-tupyzkyj-in-wien-vergiftet-geheimdienst-im-verdacht/