(ASI) Con Silvio Berlusconi scompare l'ultimo grande capitano d'industria italiano, un uomo che ha realizzato il sogno di potersi arricchire in questo paese a cavallo fra la seconda parte degli anni '70 e '80 del 900, quando lo Stato ancora faceva pressoché l'interesse collettivo dei cittadini, la Banca d'Italia non era privatizzata come oggi e la finanza era al servizio del cittadino.
Realizzò con Canale 5 nel 1980 la prima grande rete televisiva privata italiana che ruppe il monopolio Rai. Quando nel 1986 acquistò il Milan sull'orlo del fallimento, lo ha portato in 31 anni ripetutamente sul tetto del mondo, trasformandola nella società più vincente nella storia del calcio, segnando un'Era Negli ultimi anni ha acquistato il Monza portandolo in Serie A. É stato anche colui che ha rivoluzionato il mondo del calcio italiano con la società sportiva - azienda con le rose lunghe e il marketing - merchandising, fondando anche la TV a pagamento nostrana che nei primi anni '90 ha permesso agli Italiani di vedere le partite a casa. Nel 1994, inizia la sua epopea politica che é durata fino ad oggi e che gli é valsa tre mandati da Presidente del Consiglio (94/95- 01/06 - 08/11), anni in cui ha sempre cercato (riuscendoci) di salvaguardare il paese dalle lobby di potere interne antinazionali, e di dare a livello internazionale un ruolo all'Italia di mediatore fra Usa e Russia, allontanando il paese dalle "grinfie" dell'asse europeo franco - tedesco. Berlusconi é riuscito per un certo periodo di tempo nel suo intento, amico sia di Bush che di Putin, e né le vicende giudiziarie che lo hanno colpito, né alcune scelte politiche negli ultimi anni - probabilmente dettate dalla paura di vedere distrutte le sue aziende minacciate dalla finanza internazionale - offuscheranno i meriti che ha avuto nella storia dell'Italia repubblicana. Ciao Silvio, ci mancherai, lasci un vuoto enorme, soprattutto nei sogni di quei bambini che volevano diventare degli italiani vincenti come te.