(ASI) L'Articolo 11 della Costituzione recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
Sembra, però, che alla luce di quanto sta accadendo in Parlamento, questo articolo fondante della Carta Costituzionale non interessi più a nessuno, né tra i partiti né tra le istituzioni.
- Ieri, la Camera dei Deputati ha approvato con 391 favorevoli su 421 presenti un Ordine del giorno che impegna il Governo ad avviare l'incremento delle spese militari, passando da circa 25 ad almeno 38 miliardi di euro all'anno, pari al 2% del PIL.
- Oggi alla Camera dei Deputati si è votato il Decreto-Ucraina che prevedeva, oltre agli aiuti e alle misure per l'assistenza ai profughi (iniziativa comprensibile), anche l'invio di armi ed equipaggiamenti. Il provvedimento è stato approvato con 367 voti a favore, 25 contrari e 5 astensioni. Signficativa è stata l'assenza di 233 parlamentari che, in qualche modo, erano in disaccordo.
- Ieri un aereo militare italiano si è schiantato sul Monte Legnone (Lecco). Si è detto che fosse un'esercitazione di routine, ma che si trattasse di qualcosa di diverso lo dimostrerebbe la nazionalità britannica di uno dei due piloti. Con tutta probabilità, dunque, era un'operazione congiunta nel quadro della NATO.
- Ieri, il Generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, in audizione alle Commissioni Difesa ha detto di aver "autorizzato il raddoppio dei nostri Eurofighter in servizio con la NATO in Romania, siamo a meno di meno di venti miglia dal confine ucraino". Poi ha aggiunto: "Dobbiamo prestare attenzione nella nostra attività, basta niente per sconfinare e trovarci in guerra".
- Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha elogiato l'Italia per il suo impegno militare all'interno dell'Allenza Atlantica.
Se poi si passa al capitolo dei rifornimenti militari, la situazione non cambia.
- Tre giorni fa, infatti, alcuni lavoratori dell'aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa hanno informato il sindacato USB di un fatto "gravissimo". Dal Cargo Village dello scalo toscano partono voli registrati come umanitari, adibiti al trasporto di viveri e medicinali, che in realtà conterrebbero "casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi".
- Per concludere, ieri a Taranto, nutriti gruppi di contestatori hanno manifestato contro l'attività militare dell'Italia nel contesto delle manovre NATO per l'Ucraina, mentre la Fregata 'Carabiniere' transitava per il porto della città pugliese.
Un altro segno palese del crescente malcontento tra gli italiani per la presa di posizione politica e militare del Governo nel conflitto ucraino.