(ASI) Molti giornali delineano un'immagine di Papa Francesco davvero straordinaria e quasi rivoluzionaria rispetto all'agire, ormai consueto, della Chiesa nel corso dei secoli, non sempre perfettamente aderente ai principi realmente cristiani.
Non vi dubbio che all'interno della Chiesa Cattolica coesistono correnti di pensiero divergenti in merito ad alcuni valori cristiani imprescindibili, che l'hanno caratterizzata, fin dalla sua nascita. Sorge spontanea la domanda:“Il messaggio di Cristo è, per caso, spesso incompreso e snaturato dall'egocentrismo di molti?”.
Papa Francesco, rispetto alle suddette correnti di pensiero, si pone l'intento di realizzare il recupero dei valori fondanti del cristianesimo degli albori, che Cristo lasciò in eredità all'uomo, con toni accorati, che pongono in luce il coraggio della fede cristiana rispetto allo smarrimento delle coscienze ed invita, pertanto, i cristiani ad un impegno più incisivo nella società, rivolto, soprattutto, a chi è povero ed in difficoltà. Rimarca, con vigore, la necessità evangelica di essere propensi all'aiuto e al perdono e ci esorta, con caloroso affetto, all'accoglienza degli immigrati.
Ciò implica una rivoluzione dell’atteggiamento di ognuno di noi verso gli altri, che presuppone, inevitabilmente, la condivisione del benessere. E’ un messaggio che non piace a tutti. La Chiesa non può derogare dalla sua missione primaria, che la deve necessariamente contraddistinguere, ossia quella di trasmettere la parola di Cristo nel mondo. Non dimentichiamoci che la Chiesa è composta da uomini ed essere uomini significa anche poter essere limitati per quanto attiene la propria capacità di amare. Tale limite determina divisioni, scissioni, guerre e, pertanto, anche la morte. Su tale limite occorre riversare un impegno educativo da parte della Chiesa, come dimostra Papa Francesco, finalizzato a scuotere le coscienze fino ad attingere ai valori depositati nel proprio animo, tra i quali fondamentali sono l'amore e la pietà cristiana, intesa come comprensione della dignità di ogni essere umano e di ogni creatura che vive nell'universo.
Biagio Maimone