(ASI) Vince la Juventus una gara monotona. I bianconeri indovinano le giocate con Ronaldo e Morata, il Napoli sbaglia un rigore con Insigne. Pesa l’errore dagli undici metri che, sicuramente, avrebbe cambiato volto alla partita. La gara è tutta qui. Ancora lontano lo spettacolo tanto agognato.
Primo tempo
Juventus-Napoli, Supercoppa è il primo trofeo stagionale, ma è soprattutto un test per due squadre che vanno a corrente alternata in campionato. La Vecchia Signora viene da una batosta rimediata a San Siro contro l’Inter nel derby d’Italia, mentre il Napoli dalla vittoria tennistica - 6-0 - sulla Fiorentina. E’ anche il confronto tra due ex campioni del Mondo, Pirlo e Gattuso, così amici e così diversi come, appunto, Terence Hill e Bud Spencer. Pirlo, rispetto Cuadrado e lascia Morata in panchina affidando a Kulusesky il ruolo di spalla di Cr7. Anche il peperino McKennie è titolare. Dybala è out come Alex Sandro e De Ligt. Il Napoli è privo di Osimhen e Ruiz bloccati dal Covid e acciacchi vari. Con Arthur da metronomo partono meglio i bianconeri che guadagnano la metà campo e manovrano con agilità per i primo quarto d’ora senza mai creare grandi pericoli. Il Napoli cerca di parare i colpi senza però riuscire ad accendere i
trequartisti Lozano, Zielinsky e Insigne. Una veronica a metà campo di Zielinsky al 16’ imbastisce una ripartenza che termina ancor prima di entrare nel vivo così come un recupero palla di Lorenzo Insigne. Il contropiede per Lozano finisce nel limbo del nulla. Al 24’ Cuadrado se ne infischia di palleggiare, lancia Cristiano e quasi ne viene fuori un’occasione da gol sventata dall’uscita facile di Ospina. Al 27’ affondo sulla destra di Lozano che si beve Danilo con la sfera che finisce a Demme il cui cross, sempre per Lozano esalta le doti miracolose di Szczesny. Il primo tempo è tutto qui. Senza reti, equilibrato con il Napoli più volitivo. Difese migliori degli attacchi o meglio, fase difensiva meglio di quella offensiva.
Secondo tempo
Entra Bernardeschi per Chiesa per problemi ed e’ proprio l’ex fiorentino a creare grattacapi ad Ospina correggendo un cross dalla sinistra di McKennie. Al 56’ palla lunga dentro l’area del Napoli, malinteso tra Ospina e Manolas, e Cristiano Ronaldo è lesto ad approfittarne ma la frittata la evita Koulibaly. La partita decolla grazie ad un corner fortunoso che sbattendo su Bakayoko giunge fino al sinistro fatato di Cr7 che da pochi metri beffa Ospina. Gattuso si affida a Mertens che al 72’ sostituisce un evanescente Petagna. Mai in partita l’ex Spal. Al 78’ Valeri con l’aiuto del Var assegna un calcio di rigore al Napoli per intervento falloso di McKennie su Mertens. Insigne spiazza Szczesny ma il pallone termina incredibilmente a lato. Pirlo si affida a forze fresche inserendo Kulusevski per Morata e Rabiot per Betancur, mentre Gattuso prova il tutto per tutto, con Politano e Llorente. Il Napoli si sbilancia col 3-2-5 e Politano sulla destra serve Lozano che impegna severamente Szczesny. Dal successivo corner in area arriva anche Ospina ma il Napoli spara a salve. La Juventus, invece, chiude il match in contropiede con Morata. Ciao Napoli, e Supercoppa alla Juventus. Classica partita da vincere senza necessariamente giocare bene. A decidere questo tipo di gare sono quasi sempre gli episodi e gli errori individuali, favorevoli per i bianconeri, sfavorevoli per gli azzurri.