(ASI) Pessimo Var, e i nostri barbieri fanno lo
scalpo all’arbitro Piccinini. Ma anche a Conte non risparmiano
tagli. Conte sempre più deludente. E pensare che avrebbe dovuto fare la differenza in panchina, ma tra dire e fare...
Sole al... VAR
Molti ricorderanno un brano di Aleandro Baldi dal titolo “Soli al bar”. Avvincente, non certo come le “sole” al Var dei giorni nostri. Epoche differenti, calcio meno romantico, soliti errori che, vista la tecnologia, dovrebbero essere debellati senza nessun alibi. Marotta ha espresso un’opinione sul Var. Giusto accusare Piccinini, d’altronde il Var è stato creato per contrastare errori che, sfuggono all’occhio umano. Nell’occasione il pessimo Piccinini non avrebbe neanche dovuto rivolgersi al Var poiché il rigore è visibile e lapalissiano, e la visuale dell’arbitro al momento del contatto è nitida e priva di ostacoli. Ma sarebbe il caso di rivedere anche il 2-2 di Perisic. Il braccio dell’attaccante, o centrocampista, o massaggiatore dell’Inter - Conte gli ha cambiato settanta posizioni creando nel croato una crisi d’identità - sembra davanti al corpo del difensore. Un fuorigioco degno di quelli di Morata e simili, dunque gol da annullare. Errori ce ne sono, non giustificabili in epoca Var. Così come non è giustificabile la rigidità di Conte, vero artefice della delusione Inter. Il suo calcio ricorda quello di Mazzarriana memoria. Spezziamo, tuttavia, nonostante sia difficile farlo, una lancia in favore di Mazzarri. Nell’Inter attuale non ci sono - grazie a Dio - Belfodil, il Divino Jonathan, Mudingayi, Palito Pereira e Kuzmanovic. Ci sono Lautaro, Perisic, Vidal, Nainggolan, Barella, Hakimi e company. Non c’era Lukaku? Nessun alibi, contro questo Parma, modesto e nulla più, si doveva vincere.