(ASI) A fronte del perdurare nel nostro paese dell’emergenza sanitaria, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia pubblicamente la proroga dello stato di emergenza su tutto il territorio nazionale.
Ha dunque la possibilità di emanare DPCM (Decreti del presidente del consiglio dei ministri) concentrando i “pieni poteri”. Il governo è dunque sul punto di prorogare lo status emergenziale. Per altri 5 o 6 mesi potrà ricorrere agli strumenti di natura amministrativa quali i decreti senza passare attraverso il vaglio parlamentare. In molti lettori si domandano se questa non sia la mossa da parte dell’esecutivo per assicurarsi i “pieni poteri”, di cui ha beneficiato durante il periodo di “confinamento” legato all’emergenza Covid19.
La domanda che i cittadini si pongono “stiamo cessando di essere una democrazia?”. Il quotidiano Il Messaggero riporta : “si sta agendo in maniera dispotica e paradossale: questo governo è nato o meglio dice di essere nato per impedire che libere elezioni conferissero a Matteo Salvini segretario della Lega, i pieni poteri . Quelli veri li sta prendendo questo Governo senza chiedere il permesso a nessuno e meno che mai al popolo”. Ci si domanda inoltre se la situazione sia veramente così grave da prevedere un eventuale elargizione di misure restrittive. I fantasmi del periodo di “relegazione” si fanno sentire , anche nel non roseo panorama di una “seconda ondata” del virus. Le testate giornalistiche mondiali vedono la pandemia in espansione. In questo clima surreale il premier Conte conferma che si sta pensando di promulgare lo stato di emergenza. Dice : “ragionevolmente ci sono le condizioni per proseguire, dobbiamo tenere sotto controllo il virus”. La proroga per quanto riporta il Messaggero pot
rebbe arrivare già dalla settimana prossima : il 14 luglio scadrà il DPCM attualmente in vigore . Vi è già una “messa a sistema” delle modalità di ingresso nel nostro paese . Questo per evitare i famigerati “casi di ritorno”. L’ordinanza emanata dal ministro della Salute Roberto Speranza ha stabilito: “il divieto di accesso per chi proviene da 13 paesi ; Armenia, Bahrein, Bangladesh , Brasile, Bosnia Erzegovina , Cile , Kuwait , Macedonia del Nord , Moldova , Oman , Panama , Perù, e Repubblica Dominicana”. Un elenco che potrebbe allungarsi se la situazione precipitasse anche in altri paesi. Nel frattempo tra Cina e Mongolia vengono registrati dei casi di Peste Nera (si avete capito bene quella del 1348 che dimezzò la citta di Firenze e fece danno in Italia) , e di Peste delle marmotte . E’ stato segnalato da varie agenzie la presenza di un virus “Kazako” molto potente che colpirebbe le vie respiratorie e con un tasso di letalità molto più alto dell’attuale Covid19. Spettri si agitano anche sulla peste suina.
Stando a queste incertezze in Italia ci si domanda se sia comunque legittimo concentrarsi ancora sulle misure di sicurezza . Il messaggero riporta le parole del costituzionalista e deputato Democratico Stefano Ceccanti : “Il premier venga in parlamento per spiegare le ragioni e raccogliere indirizzi, in particolare rispetto alla durata della proroga e alle concrete modalità. Serve un voto”. Matteo Salvini si pronuncia : “Gli italiani meritano fiducia e rispetto. Con tutte le attenzioni possibili la libertà non si cancella per decreto”. E Giorgia Meloni capogruppo di Fratelli di italia “Non mi pare che ci siano i presupposti per prorogare fino alla fine dell’anno lo stato di emergenza, è uno strumento del quale il Governo dispone per fare un po' quello che vuole, invece c’è bisogno di maggiori contrappesi. La presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini dice : “Forza Italia si opporrà con fermezza al nuovo tentativo di Giuseppe Conte di prorogare surrettiziamente lo stato d’emergenza senza che ne sussistano le condizioni, senza peraltro aver consultato il Comitato tecnico scientifico , non può arrogarsi il diritto di commissionare il Paese e le libertà costituzionali.” Nella giornata di Mercoledì i nuovi contagi erano stati 193 , Giovedì 229 e Venerdì 276. Un incremento dovuto ai “casi di rientro”.
Da prestare attenzione anche all’indice RT cioè l’indice di velocità dei contagi . La persona infettata può infettare più persone in un giorno. Ed in alcune regioni questi indici restano elevati : Emilia Romagna (1,2) , Veneto(1,2), Toscana (1,12) Lazio (1,07) e Piemonte (1,06). La pandemia non è dunque finita. La battaglia con il virus (ed i virus globali) non è terminata.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia