Dal culto di Iside e di Maja alla Madonna Nera importata dai monaci a Pescasseroli

MADONNANERAPESCASSEROLI(ASI) Pescasseroli (AQ) - Il Cristianesimo per affermarsi come religione ufficiale sia nella parte occidente, sia in quella orientale dell'Impero Romano nel bacino del Mediterraneo e nell'Eurasia, ha mutuato, ripreso o assorbito dagli antichi culti pagani simboli, riti e divinità che han cambiato solo nome, ma non la funzione svolta.
A tal proposito, uno dei culti più particolari maggiormente diffusi é quello della Madonna Nera. Le Madonne Nere in Europa sono 741, di cui la maggior parte in Francia (421), poi 121 in Italia e 108 in Spagna. Una sta in Kosovo, una in Montenegro e una in Turchia.


Il suo culto affonda nella notte dei tempi, e in particolare in quello pagano della Madre Terra, dove la carnagione scura rappresenta la materia prima della terra. Infatti, i riti di adorazione della Madonna Nera presentano spesso analogie con quelli pagani, magico – esoterici.
In Italia, la presenza della Madonna Nera in una Chiesa può derivare dall'antico culto della divinità egizia Iside o di quella classica Maja che si svolgeva antecedentemente in loco, dalla presenza dei Bizantini che dominavano l'Italia nel VI secolo, oppure che hanno successivamente importato in Italia le Madonne Nere a seguito dell'Iconoclastia (VIII secolo) e della caduta dell'Impero Romano d'Oriente (1453). Anche le Crociate e i Pellegrinaggi in Terra Santa hanno importato in Italia e in Europa dall'Oriente alcune Madonne Nere.
Dunque, fatta eccezione per i casi in cui la statua della Vergine Maria si è annerita per il fumo dei ceri o per volontà dell'artista realizzatore che voleva simboleggiare col colore nero la tristezza e il lutto, la Madonna Nera vuole simboleggiare un culto antico che affonda in riti arcaici preesistenti.
A testimonianza che la Madonna Nera non sia una casualità, ma un culto ben preciso con una particolare ritualità e simbologia, ci sono alcune osservazioni da fare su delle similitudini osservate ad esempio dallo storico, linguista e antropologo belga Jacques Huynen nelle sue ricerche (citate dal portale Abruzzoforteegentile.altervista.org):
TEMPORALI: Le Madonne Nere sono lignee e create prevalentemente fra l'XI e il XIII secolo

MODO DI RAPPRESENTAZIONE: le Madonne sono tutte incoronate come una Regina, su un trono cubico con quasi sempre il Bambinello in braccio.
ESPRESSIONE VISO: I loro volti appaiono distaccati.
ATTENZIONE ARTISTA: é rivolta in particolare ai dettagli della Madonna.
COLORAZIONE ABITI: sono costanti questi tre colori bianco, blu e rosso.
DIMENSIONI: 30 cm (b) x 70 cm (h).
LUOGHI DI CULTO: le chiese con una Madonna Nera sono pressoché tutte edificate in luoghi considerati sacri fin dai tempi più antichi, dove spesso si adorava una divinità pagana.
ORIGINI MEDIORIENTALI DEL CULTO: le sue origini sono in un modo o nell'altro collegate con l'Oriente.
CENTRI DI PELLEGRINAGGIO: le Chiese delle Madonne Nere furono edificate nel Medioevo in centri di pellegrinaggio.
RELAZIONI CON DETERMINATI ORDINI MONASTICI: nei centri dove è presente il culto della Madonna Nera c'è sempre una presenza monacale Benedettina, Cistercense o Templare.
ESOTERISMO: le chiese con le Madonne Nere, presentano alcuni simboli esoterici
STORIE NARRATE: le storie raccontate su miracoli e prodigi sono molto simili.

Le più famose in Italia sono sicuramente la Madonna di Loreto nelle Marche e la Vergine Nera di Częstochowa. Ma anche in Abruzzo a Pescasseroli è molto sentito il culto della Madonna Nera.
La presenza della Madonna Nera a Pescasseroli può essere legata alle tracce lasciate nella “Perla del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio, Molise” dai Monaci Cistercensi e dai Benedettini, come dimostrano alcuni dettagli della Chiesa di San Pietro e Paolo, la più antica del paese oggi in piedi (XI secolo). La Chiesa è stata eretta su una preesistente cella monastica Paolina del 800/850 d.c., di dote del convento fortificato benedettino di San Angiolo in Bareggio.
Secondo un'altra ipotesi, sono stati i monaci anacoreti basiliani ad aver portato il culto della Madonna Nera a Pescasseroli, passando per le "autostrade" dell'epoca, il Tratturo Candela (in provincia di Foggia) - Pescasseroli, considerando che anche a Foggia è vivissimo questo culto (Pescasseroli e Foggia sono anche gemellate).
La Madonna Nera lignea di Pescasseroli ha un globo nella mano destra e il Bambin Gesù nella sinistra. Sita nel Santuario della Madonna dell'Incoronata si trovava originariamente nell'antico borgo fortificato di Castel Mancino, di cui oggi restano solo i ruderi, poiché distrutto da un sisma nel 1579 e poi abbandonato.
In una Bolla papale del 1115, il Pontefice Eugenio IV concedeva indulgenza plenaria a chi nei giorni della Natività, della Purificazione e della Visitazione avesse visitato la Madonna Incoronata a Pescasseroli. Il culto dell’Incoronata a Pescasseroli è testimoniato anche nel 1283, quando Carlo d’Angiò autorizzò Cristofaro d’Aquino all'organizzazione di una fiera di bestiame l'8 settembre, giorno della Madonna Incoronata di Pescasseroli.
Per quanto riguarda il nesso tra i pellegrinaggi e la Madonna Nera, c'è da dire che a Pescasseroli, precisamente nel Santuario di Monte Tranquillo, antico rifugio per i pellegrini, c'è un’altra statua della Madonna Nera (copia della statua originale, recentemente sottratta). Quando nel mese di luglio si festeggia la Madonna di Monte Tranquillo in processione dal paese fino alla chiesetta, c'é un posto con una roccia a forma di mantello dove ci si ferma a pregare, poiché si ritiene che proprio lì abbia sostato e poggiato il suo manto la Santa Vergine, di cui è rimasta l'impronta. Una leggenda popolare che ci da probabilmente la conferma che la Madonna Nera sia stata importata dai pellegrini a Pescasseroli.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

 

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