(ASI) Un nuovo contratto di servizio è stato firmato tra la Regione Umbria e Trenitalia per 236 milioni di investimenti e 12 nuovi treni. Lo storico accordo porta un certo ottimismo per il futuro di buona parte delle ferrovie Umbre. Tuttavia la Cenerentola delle ferrovie regionali, ossia la ex Ferrovie Centrale Umbra, resta un capitolo a parte.
Proprio su questo tema, l’assessore Giuseppe Chianella ha gentilmente concesso una breve intervista esclusiva per chiarire le prospettive di rilancio della Fcu e le tepistiche.
In sostanza l’accordo raggiunto oggi non avrà alcuna influenza sull’esercizio della ex ferrovia concessa umbra. Malgrado questa sia ormai quasi certamente destinata ad essere gestita, a livello infrastrutturale, da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), “l’esercizio rimarrà appannaggio di Busitalia, e pertanto i nuovi treni, e quelli di cui è previsto l’ammodernamento in seguito all’accordo siglato oggi, non circoleranno sulla ex rete sociale in quanto si tratta di materiale Trenitalia”. Tuttavia Chianella ha precisato che “lo stesso percorso di riqualificazione, che deriva da una normativa europea (circolare 1370), lo stiamo facendo con Busitalia, che gestisce il servizio sulla ex Fcu”.
“A fronte della possibilità di un investimento in un arco temporale più lungo, Busitalia avrà la possibilità di investire una somma paria 40 milioni di euro sul materiale rotabile” ha precisato Chianella che ha poi aggiunto – “L’esercizio sulla ex rete sociale è da anni appannaggio di Busitalia, e quindi rimarrà in capo a Busitalia. Modificazioni in questo senso al momento non sono contemplate”. “I nuovi mezzi, che Busitalia acquisterà per l’esercizio sulla nuova Fcu, saranno elettrici, ma i mezzi dell’ex parco rotabile della Fcu, ossia le automotrici a gasolio, sono destinati a rimanere in organico anche per garantire il servizio lungo la direttrice ferroviaria Terni – L’Aquila”- ha sottolineato Chianella.
Malgrado l’assessore Chianella abbia espressamente parlato di “treni elettrici” per un totale di 40 milioni di euro di investimenti, è altresì doveroso riportare che sempre più insistenti si fanno le voci secondo cui in Umbria presto potrebbero giungere treni bi – modali. Si tratterebbe cioè di convogli capaci di viaggiare sia a trazione elettrica che a gasolio, simili a quelli ordinati dalla regione Valle d’Aosta. Pertanto non è chiaro se le automotrici a gasolio ex Fcu saranno destinate interamente al solo servizio sulla linea che da Terni raggiunge L’Aquila, oppure se resteranno in parte in servizio sulle tracce orarie regionali umbre, come già attualmente sta accadendo con servizi che si spingono fino verso Terontola e nel Lazio.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia