(ASI) Ho rivisto Pele’ – rivederlo, è stato uno strazio per il mio cuore – sportivamente parlando – Ho rivisto il Number One con le nuove scarpe da pallone, come le ha definite lui, con quel sorriso di eterno ragazzino innamorato della sfera di cuoio e della vita.
O Rey , nei giorni scorsi ha ricevuto l’ennesimo premio della sua inarrivabile carriera, la Fifa lo ha eletto “calciatore del secolo” . Qualcuno al Re ha chiesto se rinascerà mai un altro Pele’, e lui col solito sorriso ha risposto che è impossibile perché Celeste e Dondinho, i suoi genitori, hanno chiuso la fabbrica. Rivederlo, è stato uno strazio per il mio cuore, sportivamente parlando, perché in un lampo ho rivisto l’ingiustizia della natura e la verità della vita, che sta nel ciclo della natura, con ogni inizio e l’immancabile fine - Schopenhauer diceva che l’unica certezza nella vita è il dolore, quello è sicuro per tutti e non fa sconti a nessuno. Forse il grande filosofo del pessimismo ha ragione, ma il sorriso di O Rey rafforza la speranza che comunque questa vita “ malandata” , che ci viene regalata a nostra insaputa , è e resta sempre un dono, ma a volte accettarlo, è dura, tremendamente dura. Pelè, oggi, è un uomo di 77 anni , malato, con seri problemi di deambulazione - per camminare si deve aiutare con “un deambulatore” , le sue nuove scarpe da pallone. Alla prossima…
DinO Pompili - Agenzia Stampa Italia