(ASI) Si svolgeranno domani, giovedì 10 agosto, a Trieste le celebrazioni per commemorare i 101 anni dalla morte durante la Prima guerra mondiale di Nazario Sauro, irredentista istriano fatto prigioniero dagli austro-ungarici nel corso di un’incursione sommergibilistica nel Carnaro a fine luglio 1916 e quindi impiccato a Pola il 10 agosto, meritando la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.
Le manifestazioni sono state organizzate dal Comitato Onoranze a Nazario Sauro in collaborazione con Comune di Trieste, Capitaneria di Porto di Trieste – Guardia Costiera, Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Fameia Capodistriana, Associazione delle Comunità Istriane, Circolo Marina Mercantile Nazario Sauro, Circolo Canottieri Saturnia, Società Nautica Gaicinto Pullino, Sezione di Trieste dell’Associazione Nazionale Alpini e Federazione Grigioverde delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
In mattinata avverranno l’alzabandiera presso la Stazione Marittima (9:30 a cura dell’ANMI) e alle 10:30 la deposizione di un mazzo di fiori sul cippo presso il Parco della Rimembranza dedicato a Sauro, nato a Capodistria nel 1880 e pertanto suddito dell’Impero austro-ungarico, ma di profondi sentimenti italiani, che lo portarono ad esfiltrare in Italia allo scoppio della Grande guerra.
Avrà quindi luogo nel pomeriggio la parte più importante della commemorazione: alle ore 18:30 presso la Chiesa del Rosario (piazza Vecchia) si svolgerà una Santa Messa che si concluderà con la Preghiera del Marinaio; seguirà un corteo che raggiungerà il Bacino San Giusto, ove arriveranno anche i natanti dei Circoli “Sauro” e “Saturnia”. Alle 19:45 in Piazzale Marinai d’Italia, davanti alla Stazione Marittima, il Presidente del Comitato Onoranze a Nazario Sauro Renzo Codarin aprirà la cerimonia conclusiva alla presenza del Gonfalone del Comune di Trieste: «Verrà enunciata – spiega Codarin – la lettera che Sauro lasciò ai propri figli poco prima dell’entrata dell’Italia nella Prima guerra mondiale: si tratta di un testamento spirituale dai profondi e sempre validi principi patriottici, che culmina con la celeberrima esortazione a essere “sempre, ovunque e prima di tutto, Italiani”» Seguiranno con l’accompagnamento musicale della banda dell’ANVGD Trieste la deposizione di una corona d’alloro presso il monumento che ricorda proprio il Tenente di Vascello Sauro e l’ammainabandiera.
Afferma, infine, Codarin: «Combattente per la libertà dei popoli (oltre che per la redenzione degli italiani sudditi degli Asburgo, si era cimentato pure a favore dell’indipendenza albanese dalla dominazione turca), audace incursore in guerra (decine di operazioni con la Regia Marina italiana lungo le coste istriane) e uomo generoso in pace (accorse assieme ad altri irredenti in soccorso delle vittime del terremoto della Marsica), Nazario Sauro rimane un esempio di italianità e di generosità fino al sacrificio estremo» .