(ASI) Washington- Grande attesa per il discorso del Pontefice all'assemblea plenaria del congresso degli Stati Uniti d'America. "Terra dei liberi e casa dei valorosi”, così il Papa ha iniziato il suo discorso alla camera degli Stati Stati Uniti. La figura di Mosé ha offerto una sintesi del lavoro americano, cioè quello di "proteggere con gli strumenti della legge, l'immagine e la somiglianza modellate da Dio su ogni volto umano".
Ha menzionato, il Santo Padre, quattro figure americane: Abramo Lincoln per la libertà, Martin Luther King per la libertà nella pluralità, Dorothy Day per la giustizia sociale e Thomas Merton per la capacità di dialogo e di apertura a Dio. Tutti custodi dei valori cari all America
Francesco ha invitato i presidenti della camera a incoraggiare l'America a non spaventarsi del numero di coloro che cercano valori profondi nella società americana. "Dobbiamo evitare una tentazione oggi comune: scartare chiunque si dimostri problematico. Ricordiamo la regola d’oro: fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te."
Ha poi ricordato l'importanza di abolire la pena di morte, il combattere con ogni mezzo la povertà e il proseguire il cammino di riconciliazione tra USA e Cuba.
Il Papa è stato interrotto 37 volte dagli applausi del congresso; Obama ha seguito il discorso in TV colpito dalle parole del Pontefice ma ha affermato che la linea non cambierà.
L'America attende ora il messaggio di Bergoglio all'assemblea Generale dell'Onu che si terrà il 26 settembre. Papa Francesco sarà il quarto pontefice a parlare di fronte all 'ONU dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI.
Dato che sarà un discorso impegnativo, il Pontefice lo pronuncerà nella sua lingua madre, che è una di quelle ufficiali all’Onu, "una voce importante a favore di un'azione urgente per proteggere le persone e il nostro pianeta”, questo il commento il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia