(ASI) Termina la prima parte dell'Instrumentum Laboris. Il punto di forza è, sicuramente, la maggior formazione.
Uno dei padri spagnoli ha ricordato di non ridurre il Sinodo solo al matrimonio, ma di considerare che la famiglia esiste anche senza questo, perché ci sono i vedovi e le situazioni monoparentali che sono considerate nel Vangelo.
Bisogna anche ricordare i matrimoni interreligiosi, come Penelope e Ishwarlal, uditori al sinodo, provenienti dall'India, lei cristiana e lui Indù.
Dopo trentotto anni di vita insieme il marito si è battezzato, scelta che, alla fine, hanno fatto anche i figli. La misericordia, quindi, vince in toto e non contrasta con la dottrina, staccandosi dal dottrinale, senza abiurare la verità. Il gruppo del circolo minore di lingua inglese, con il cardinal Pell, ha fatto luce sull'importanza che la Chiesa si apra al mondo non in modo eurocentrico od occidentale. Il gruppo italiano, guidato dal cardinale Montenegro, ha ribadito fortemente che il solo matrimonio è quello tra uomo e donna, puntando l'attenzione sui rischi dell'ideologia del gender. Si è parlato anche della presenza assenza dei padri nella famiglia. Il secondo gruppo italiano, condotto dal cardinal Menichelli, ha sottolineato l'importanza di fermare lo sfruttamento femminile (prostituzione, utero in affitto, femminicidio, stupri). Il gruppo italiano con a capo il cardinal Bagnasco ha proposto di formare la famiglia all'affettività con il contributo della Chiesa, impegnata a sostenere la maturazione affettiva. Anche il gruppo francese, con il moderatore Sarah, ha voluto rimarcare l'impegno dei pastori come buoni samaritani nel mondo familiare. Il circolo minore di lingua spagnola, guidato dal cardinal Ortega, ha cercato di mettere in evidenza i cambiamenti antropologici nella società, oggi molto profondi, segnalando anche l'esperienza molto positiva di tanti movimenti cristiani. Il punto in comune di tutti i vari circoli minori è dato sicuramente dalla famiglia come sfida culturale del nuovo millennio. Tra le tante notizie che arrivano dal Sinodo padre Lombardi mette in guardia ed afferma che molte di queste, riportate dai media, non corrispondono alla realtà, come per esempio, la lettera che alcuni padri sinodali avrebbero mandato al Papa. I cardinali Scola, Vingtrois, Piacenza ed Erdo hanno, infatti, smentito le loro firme. Si era parlato di un documento, presuntivamente inviato al Santo Padre, in cui tredici cardinali, tra cui quelli che hanno negato radicalmente la loro sottoscrizione, manifestavano il loro dissenso in merito al metodo di lavoro del Sinodo. Si tratterebbe di una notizia falsa. Le parole di Papa Francesco, quindi, sull'"ermeneutica cospirativa" del Sinodo, erano da prendere seriamente in considerazione.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia