(ASI) La Repubblica di Serbia è in ginocchio a causa di una alluvione senza precedenti che sta causando decine di morti e migliaia di sfollati. Per capire meglio la gravità della situazione e comprendere come il popolo serbo sta reagendo a questa catastrofe abbiamo contatto Sua Eccellenza Ana Hrustanovic, ambasciatrice della Repubblica di Serbia in Italia.
Il diplomatico serbo ci ha informato che le autorità italiane si sono già attivate per aiutare il suo paese anche se possiamo fare ancora molto per aiutare il popolo serbo.
Quale è la situazione ora in Serbia?
La situazione non è affatto positiva, anche se le piogge stanno dando una piccola tregua ancora per molto non si potrà parlare di normalizzazione. Il mio Paese è ancora in stato di emergenza. Purtroppo sono ancora attese le piene di vari fiumi nei pressi di diverse città che potrebbero andare ad aggravare un bilancio già tragico che parla di 17 morti e diverse decine di migliaia di sfollati.
Quando ci sono queste emerge la popolazione spesso mostra il suo lato migliore dando prova di grande senso civico e di altruismo. I serbi da questo punto di vista come stanno reagendo?
Solo a pensare alla grande prova di civiltà che sta dando il mio popolo mi viene la pelle d’oca; non appena il nostro Primo ministro Vucic ha lanciato l’appello in tal senso decine di migliaia di giovani e meno giovani si sono riversati in strada per offrire il loro aiuto agli sfollati e per contribuire alla realizzazione di argini artificiali per contenere l’acqua. I serbi hanno reagito in un modo di cui non si può non andare fieri.
Passata la grande paura crede che questo senso civico possa rimanere?
Sono certa di questo, anche perché, purtroppo, l’emergenza durerà ancora a lungo. Questo senso di solidarietà è destinato a sopravvivere ancora a lungo e cementerà ancora di più il senso di appartenenza del nostro popolo.
L’Italia si sta impegnando per aiutarvi a superare questo momento così difficile?
I nostri due paesi sono legati da una profonda e antica amicizia e anche questa volta devo dire che l’Italia sta facendo la sua parte. Vorrei ringraziare apertamente il vostro governo, ed il ministero degli Esteri, in primis la ministra Mogherini, che ha messo a disposizione i fondi della cooperazione italiana oltre a fornire ai soccorritori anche quattro barche per le operazioni di recupero. Anche i media però devono fare la loro parte per permettere agli italiani di conoscere bene le dimensioni di questa tragedia, spronando le coscienze di tutti a contribuire in tutti i modi. Per salvare le vite umane e risanare i danni la Serbia ha bisogno di aiuto di tutti i tipi di donazioni – medicinali, indumenti, prodotti per disinfezione e altro.
Fabrizio Di Ernesto - Redazione Agenzia Stampa Italia
Chi volesse contribuire attivamente ad aiutare la Serbia con donazioni di materiali e beni di prima necessità può consegnarli direttamente presso la sede dell’Ambasciata a Roma o dei consolati siti a Trieste e Milano. Per quanto riguarda invece le donazioni economiche queste si possono effettuare sul conto dell’Ambasciata della Repubblica di Serbia a Roma – AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DI SERBIA, codice Iban IT 86 I 02008 05120 000400724321 Swift: UNCRITM1723, Unicredit banca o tramite il servizio PayPal all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito www.roma.mfa.gov.rs