(ASI)  Sono stato pressoché da solo a scrivere, e a gridare in Tv, allo scandalo che si era verificato quando a novembre scorso la Nocerina era stata costretta a non giocare una partita di campionato per le minacce degli ultrà, facendo anche presente che i violenti impongono, con le minacce e la forza, la loro volontà e le loro leggi, che non sono quelle di uno Stato di diritto.

Allora le minacce di alcuni delinquenti, chiamati impropriamente tifosi ultrà, hanno costretto la dirigenza, lo staff tecnico e i giocatori della Nocerina a mettere in scena una penosa sceneggiata per non disputare Salernitana – Nocerina, in programma per l’undicesima giornata della Prima Divisione del girone B di Lega Pro. La partita fu data vinta alla Salernitana dal giudice sportivo e, qualche mese dopo, per quei fatti, la squadra campana fu esclusa dal campionato. Gridai (sempre da solo) allo scandalo perché la Commissione Disciplinare Nazionale aveva accolto la richiesta del procuratore federale Stefano Palazzi il quale aveva individuato, nel comportamento dei dirigenti e dei giocatori, minacciati di morte, un “illecito sportivo” e per questa ragione la Nocerina fu esclusa dal campionato, con varie penalizzazioni e multe pesanti. Una cosa indecente, perché la cosiddetta giustizia sportiva non aveva considerato il contesto in cui avvennero i fatti incriminati, in una regione, la Campania, e a causa di delinquenti abituali. Allora dissi anche che la partita andava giocata, magari in campo neutro o a porte chiuse, per non darla vinta, appunto, ai violenti. Invece la (in)giustizia sportiva, come ho già detto, decise in maniera diversa, con una decisione che in qualche modo ha condizionato il campionato girone B della Lega Pro, appena concluso.

Sabato scorso a Roma, per la finale di Coppa Italia, tra il Napoli e la Fiorentina, per disputare la partita si è dovuto “trattare” con Genny’a carogna, al secolo Gennaro Di Tommaso, capo indiscusso della curva A dei tifosi napoletani, che per l’occasione indossava una maglietta con una scritta che inneggiava all’assassino dell’ispettore di polizia Filippo Raciti.

Il capitano del Napoli, Marek Hamsik è andato sotto la curva per tranquillizzare i tifosi e per avere il parere di Genny’a carogna che ha dato il suo “autorevole” assenso con il pollice alzato, come facevano gli imperatori con i gladiatori al Colosseo. E così l’incontro si è potuto disputare. Ma se il signor Genny avesse detto di no, e la partita non si fosse giocata, la (in)giustizia sportiva che faceva? Assegnava la Coppa Italia alla Fiorentina a tavolino ed escludeva dal campionato il Napoli per “illecito”, come aveva fatto con la Nocerina? Da questi due episodi, che hanno tanti punti in comune, si capisce ancora meglio la gravità e l’ingiustizia delle decisioni prese nei confronti dei giocatori e dei dirigenti della Nocerina.        

L’episodio dell’Olimpico, come sempre avviene in questi casi, ha innescato, e fatto esplodere, la voglia di apparire un po’ a tutti e così c’è stato un delirio di dichiarazioni. Il primo è stato Angelino Alfano, ministro dell’Interno, che vuole mettere il Daspo (il divieto di assistere agli avvenimenti sportivi) a vita, una specie di ergastolo nello sport. Intanto, in attesa di una nuova legge, ha fatto recapitare già ieri a Gennaro Di Tommaso il Daspo per cinque anni. A seguire una valanga di sciocchezze e di banalità un po’ da tutti i politici che hanno scoperto, finalmente, che c’è la violenza, ma la stragrande maggioranza di quelli che hanno dato fiato alle trombe avrebbe fatto meglio a stare zitta visto che scalda, inutilmente, le poltrone delle istituzioni da una vita. Così queste anime pie hanno scoperto che nel nostro Paese c’è la violenza. Il guaio è che non è una questione sportiva, anzi è sportiva solo marginalmente, perché il problema è enorme, e non riguarda solo Nocera Inferiore o Napoli, riguarda il Sud, riguarda l’Italia, il cui territorio è ormai controllato (centimetro per centimetro!) dalla malavita organizzata, che fa della violenza la sua arma vincente. Ne sanno qualcosa gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, direttamente o indirettamente un po’ tutti, e quando quelli che praticano la violenza s’improvvisano ultrà succedono i fatti che abbiamo visto. Ha colpito anche la dichiarazione del Capo dello Stato che ha detto “che non bisogna trattare con i facinorosi”, peggio ancora - aggiungo io - se non sono solo facinorosi, sono anche sanguinari mafiosi. Già, è quello che pensiamo tutti, solo che al Tribunale di Palermo sia in corso una complessa indagine sulla trattativa tra lo Stato e la mafia che ha provocato anche alcuni omicidi eccellenti, e al cui confronto la trattativa con Genny’a carogna, è davvero una patetica pagliacciata.   

Fortunato Vinci - Redazione Agenzia Stampa Italia

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

A Montecarlo apre il museo Michael Jackson di Salvo Nugnes

(ASI) Un progetto di grande portata internazionale è pronto a vedere la luce nel cuore del principato. Un museo monumentale dedicato a Michael Jackson, il Re del Pop, figura immortale della ...

Cleopatra oltre il mito di Elisa Fossati

(ASI) Tutti crediamo di conoscere Cleopatra, anche attraverso le numerose interpretazioni cinematografiche che ne sono state fatte.

Agricoltura, Almici (Fdi): Su lupo preservata delega per regolamentazione equilibrata  

(ASI) "Sul tema del lupo è arrivato il momento di smetterla con ricostruzioni fantasiose e titoli pensati per fare rumore. La realtà è semplice: la delega al Governo non è stata rallentata, ma ...

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

Suolo, Confeuro-Accademia IC: “Meno consumo e più agricoltura rigenerativa per tutela”

(ASI) “In occasione della Giornata Mondiale del Suolo - dichiarano Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, e Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune - è necessario ribadire con forza quanto ...

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...