Spostiamoci nella vicina Lombardia. A Cavriana e a Grole di Castiglione delle Stiviere, nel mantovano, ci sono due siti di antenne telecomunicazioni Nato. Alla base di Ghedi, nel bresciano, c’è una base militare con siti sotterranei dove fanno attività segrete. C’è una stazione di comunicazione, un deposito di bombe nucleari “B61″, ingenti quantità di ordigni atomici. Questo armamento risulterebbe essere lì nel sito dal 1961. I Governi passati sanno di questo? In un bunker sotterraneo della base pare ci siano 90 bombe nucleari, utilizzate dai Tornado italiani. Il condizionale sempre d’obbligo. Ci sarebbero poi 3 bunker per gli attacchi NBC, nucleare, batteriologico e chimico. Ghedi è un sito di partenza di aerei italiani per le più importanti missioni all’estero. A Mortara c’è una stazione controllo e comunicazione. A Remondò, vicino Pavia, è presente un sito militare che ospita militari americani. Sito top secret, si pensa che il Governo USA faccia operazioni sotto copertura per studi tecnologici e forme extraterrestri. A Solbiate Olona, nel varesotto, il comando Nato che ospita il Rapid Deployable Corp. A Sorico, vicino Como, un sito di antenne NSA. Usato come punto di ascolto per intercettare comunicazione provenienti dall’Italia e dalla vicina Svizzera.
Andiamo nel vicino Piemonte. A Cameri c’è la base aerea utilizzata dagli aerei Nato. Sono i presenti i caccia Eurofighters. A Candelo-Massazza, c’è la base di addestramento dell’US-Air-Force e dell’US-Army. Mentre a Montegiogo, nell’alessandrino un sito di comunicazione Nato. Andiamo verso in centro Italia e di preciso in Toscana. A Camp Darby, vicino Pisa, c’è una immensa base con area depositi e magazzini. E’ presente il più importante deposito di munizioni delle forse statunitensi. E’ di stanza l’ottavo gruppo di supporto Usa che garantisce il sostegno logistico a tutte le forze americane operanti a sud del Po. La base gestisce le informazioni raccolte dai centri di telecomunicazioni del Mediterraneo. Una immensa città terrestre. A Coltano, vicino Pisa, c’è un centro di comunicazioni e informazioni centri Usaf. Presente un deposito di munizioni. Scalo militare di velivoli USA. A Livorno una base di rifornimento delle unità navali americane di stanza nel Mediterraneo. A Monte Giogo un sito di comunicazioni Nato-USA. A Poggio Ballone, nel grossetano, una stazione di controllo e comunicazione Nato. Importante centro radar.
Ora un salto nel Lazio. A Casal delle Palme, vicino Latina, c’è la scuola Nato di telecomunicazioni. Gaeta ospita una installazione americana. Importante base navale, ospita il comando della VI Flotta USA. Ci sono 40 navi, 175 velivoli. A Latina c’è un centro ricerca Nato. A Ciampino, aeroporto militare utilizzato dall’USAF. A Monte Cavo, Rocca di Papa, stazioni per telecomunicazioni Nato. A Monte Romano, vicino Viterbo, presente un poligono di addestramento utilizzato dall’US Army. A Vigna di Valle e Pratica di Mare basi aeree. A Roma di stanza il Comando aereo per il Mediterraneo della Nato. Presente il centro di coordinamento interforze Nato-USA.
Ora andiamo in Puglia. Il porto di Brindisi è usato dagli americani. Base di partenza per aerei diretti nel Kosovo. Infrastruttura e base logistica Nato. A Foggia c’è una stazione di controllo e comunicazione. Gioia del Colle importante base militare logistica per aerei americani. Base Nato. Presente il 36° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana. A Grottaglie, vicino Taranto, stazione Nato aeronavale e anfibie della Nato. A Martina Franca, Monte Sant’Angelo, Monte Iacotenente ed Otranto stazioni radar e comunicazioni Usa. A Punta della Contessa, nel brindisino, poligono di tiro Nato-USA. A San Vito dei Normanni, base radar, centro di informazione elettronica Usaf. Ospita il gruppo di intelligence elettronica NSA. Nella base ci sono 1.000 uomini. A Taranto presente la base navale USA, il Dipartimento marittimo dello Jonio e Alto Adriatico. Deposito USA NATO. A Villaggio Amendola, nel foggiano, base aerea Nato di partenza aerei italiani per il Kosovo.
Ora in Sardegna. In Barbagia, nel nuorese, campi di addestramento forze Nato. A Cagliari c’è un deposito della Nato, sito missilistico e una base navale americana. A Capo Frasca, vicino Oristano, e a Capo San Lorenzo, due poligoni di tiro della Nato per attività mista terra-aria-mare. A Capo Teulada base Nato. E’ presente il poligono di tiro per le esercitazioni aree ed aeronavali della VI Flotta USA. A Decimomannu e ad Elmas, due basi americane USA. A Monte Arci e Monte Limbara, due stazioni di telecomunicazioni Nato. All’Isola de La Maddalena c’è il Comando della 22° squadriglia sottomarini nucleari americani con deposito munizioni. A Monte Urpino, nel cagliaritano, deposito munizioni Nato. Ad Oristano e a Serrenti presenti installazioni varie. A Perdasdefogus, vicino Nuoro, base missilistica sperimentale. A Santu Lussurgiu e Sinis di Cabras, presenti due stazioni di telecomunicazioni Nato. A Salto di Quirra, vicino Cagliari, poligono di tiro Usaf. Nella zona di Sulcis Iglesiense, c’è il sito addestrativo che racchiude la costa che va da Capo Teulada a Capo Frasca. Questa zona è usata per le esercitazioni aeree ed aeronavali della Nato e della VI Flotta. A Tavolara, vicino Sassari, c’è un deposito della Nato e degli USA. Collocata anche una stazione radiotelegrafica di ausilio ai sommergibili americani. Zona di addestramento dei Marines. A Tempio Pausania una base Nato per attività di ricerche ed elaborazioni dati. Nella base ci sono installazioni sotterranee. A Torre Grande, vicino Oristano, è dislocata una base radar NSA.
Un salto nell’altra isola, in Sicilia. Anche qui un fiorire di basi ed installazioni varie. Ad Acireale si trova un complesso residenziale per i soldati statunitensi. Ad Augusta, c’è un porto utilizzato dalla VI Flotta della marina USA. C’è un deposito di munizioni e un pontile per l’attracco di sommergibili nucleari, con missili Polaris. A Birgi, vicino Trapani, c’è l’aeroporto utilizzato da velivoli statunitensi. Trova impiego una base usata per i velivoli diretti nel Kosovo e in Serbia. A Caltagirone c’è una stazione di telecomunicazioni Nato-USA. A Catania invece trova impiego una infrastruttura della Nato ed un comando Operativo Aeronavale Nato e una unità della Military Police USA. A Cava Sorciaro, vicino Siracusa, c’è un deposito di armi per le forze navali della Nato e della VI Flotta. A Centuripe, vicino Enna, a Falconara Sicula e a Favignana, ci sono tre stazioni di telecomunicazioni, una di queste fa da ponte radio di ausilio alla VI Flotta. All’Isola delle Femmine si trova un deposito di munizioni. All’Isola di Lampedusa c’è un base di attacco aereo per il Mediterraneo. Un impianto di installazione per la navigazione Loran e un centro di comunicazioni NSA. Quattro stazioni di telecomunicazioni Nato le troviamo a Marina di Marza, a Marsala, a Monte Lauro e Motta Sant’Anastasia. A Lercara Friddi un altro deposito di testate nucleari. A Marzameni c’è una installazione di avvistamento radar capace di intercettare caccia bombardieri e missili in avvicinamento a 2500 chilometri. A Messina un’altra installazione Nato. A Niscemi una stazione di comunicazione della Marina americana. A Palombara c’è un’unità di combattimento aeronavale della Nato. Nell’isola di Pantelleria si trovano una base aerea e radar e un centro di telecomunicazioni della Marina. A Rafforosso, vicino Palermo, altro deposito di armi nucleari. A Punta Raisi, una parte dell’aeroporto è utilizzato dall’USAF. A Siracusa e Trapani ci sono due infrastrutture Nato. Mentre a Vizzini, vicino Catania, c’è un deposito di armi. Sigonella, logisticamente, rappresenta per il Mediterraneo la più importante stazione aeronavale. Nella base ci sono reparti USA, dotata di aerei antisommergibili. Per la Marina americana, Sigonella, è la principale base terrestre nel Mediterraneo, viene utilizzata come supporto logistico dalla VI Flotta. Inoltre al suo interno ospita squadroni tattici dell’US-Air-Force: elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, nonché gruppi di F-18, F-111 e F-16 equipaggiati con bombe nucleari.
Con questo viaggio nelle diverse regioni italiane si conclude il Dossier sulle basi americane e tutto il suo armamentario vario che lo “Zio Tom” ha nel nostro suolo ormai da decenni. Si spera che i cittadini italiani prendano coscienza di questo stato di cose e si riapproprino della loro sacrosanta Sovranità Nazionale, come sancito dalla Costituzione italiana.
Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia
Le basi americane dello “Zio Tom” in italia- parte IV
Le basi americane dello “Zio Tom” in italia- parte III
Le basi americane dello “Zio Tom” in Italia - parte II
Le basi americane dello “Zio Tom” in Italia - parte I