(ASI) “Potrei anche morire da un momento all’altro, ma morirò sereno pensando che resteranno giovani come voi a difendere le idee in cui credono: ecco, in quel caso non sarò morto invano. Nel ventesimo anniversario della morte di Paolo Borsellino, le sue parole si confermano un fondamento per l’Italia e per le nuove generazioni.
Mentre conviviamo con una crisi economica, umana, familiare e valoriale, i giovani tornino a combattere per i propri diritti e futuro: sognando uno Stato meritocratico e vicino alle fasce più disagiate, capace di fondare una classe dirigente al servizio dell’Italia e non figlia di sistemi clientelari”. Lo dichiara in una nota Gianni Musetti, dirigente nazionale de La Destra e segretario nazionale di Gioventù Italiana, movimento giovanile del partito di Storace.
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