(ASI) Agenzia Stampa Italia non dimentica il problema di Safilo, al quale ha dedicato già diversi articoli. Questo grande cruccio interessa un'azienda strategica per l'interesse nazionale per la produzione degli occhiali. La sede di Longarone, lo stabilimento più grande quindi dell'azienda, ha fatto partire gli incontri tra sindacati, Rsu e Safilo. Essi hanno il compito di concordare gli orari previsti con i nuovi contratti di solidarietà, concernendo anche la questione del trasporto.
Quello che si è svolto la scorsa settimana, è stato il primo incontro sindacale, dopo l'accordo siglato il mese passato. L'intesa prevedeva il contratto di solidarietà, per due anni, salvaguardando così i posti di lavoro, auspicando che il mercato dell'occhialeria nel frattempo possa subire una netta ripresa.
Il problema di fondo, per i lavoratori di Safilo – Longarone, è il trasporto. Difatti, col cambiamento di orario, v'è da ridefinire le modalità di raggiungimento della sede. Sono quasi 500 lavoratori, su 1100, che utilizzano i mezzi pubblici in giornata per recarsi presso lo stabilimento di Longarone. Riducendo l'orario lavorativo, non vi sarebbero più i mezzi di trasporto a disposizione. E non garantendo i trasporti pubblici, per i dipendenti, non vi sarebbe più lavoro. La compagnia “Dolomitibus” va coinvolta in questa dinamica.
Tutti gli attori coinvolti sono interessati: trasporti, sindacati, primo cittadino, azienda. La partita non è affatto facile, e bisognerà condurla al meglio.
L'accordo, presumibilmente entrerà in vigore a settembre. La vita dei lavoratori, cambierà di certo. Auguriamo loro buona fortuna, in quanto non sarà un viaggio facile. Nell'auspicio che Safilo torni ad essere di nuovo leader mondiale, di quel settore, con lavoratori qualificati, dinamici e soddisfatti.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
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