(ASI) "Idv voterà a favore di questo provvedimento per le popolazioni dell'Emilia colpite dal terremoto del 20 e del 29 maggio. Crediamo si tratti di un atto di unità e solidarietà per una terra che merita tutta l'attenzione di questo Parlamento. Crediamo, altresì, che questo debba essere un primo passo e che altri vadano fatti rapidamente. Il governo sospenda il pagamento dei tributi, una misura che darebbe respiro a famiglie e imprese.
Pensiamo anche ad altri provvedimenti, come l'esclusione dei comuni terremotati dai tagli previsti per gli enti locali. Non si può con una mano dare e con l'altra togliere. Non è leale. Colgo anche l'occasione per tracciare un bilancio dei primi 9 mesi di governo. Un bilancio negativo, fatti e numeri alla mano, con tutta la loro verità testarda. In questi mesi gli indicatori finanziari non sono migliorati, anzi. Ci troviamo in uno dei momenti peggiori, le prospettive non sembrano migliorare e rischiamo un'altra estate torrida, esattamente come quella dello scorso anno. Gli indicatori economici e sociali sono drammaticamente peggiorati: il Pil, la disoccupazione che ha toccato livelli inaccettabili. Dov'è il positivo nel bilancio del vostro governo? Non si possono mascherare i pessimi risultati dietro le esternazioni del presidente di Confindustria Squinzi, attribuendo a lui la condotta dello spread oppure nascondersi dietro l'incertezza sulle elezioni del 2013. Non è solo una frottola ma anche un'incredibile mancanza di rispetto verso quella maggioranza che, nonostante mugugni e mal di pancia, continua a darvi l'appoggio. Non mi sembra che questo sia uno stile corretto di governo. Ci sono poi due grossi problemi. Primo: un'Europa sempre più frammentata e incapace di decidere. Sì, il muro anti spread è stato un successo del presidente Monti ma questo strombazzare ogni piccolo risultato non conviene prima di tutto a voi. Anche perché si è fatto un provvedimento non operativo e insufficiente. E i mercati l'hanno già bocciato. L'altro grosso problema riguarda le vostre scelte di politica economica. Una politica economica per noi assolutamente fallimentare. State portando il Paese nella più grossa recessione degli ultimi anni. I giovani con cui vi riempite sempre la bocca per esempio: avete creato un muro invalicabile per il loro accesso nel mondo del lavoro. Alzare l'età pensionabile in un unico scalino significa che per i prossimi 7 anni, ogni anno ci saranno 300 mila persone in meno che andranno in pensione. Voi avete tolto ai giovani la speranza di averlo un lavoro. Certo, misure andavano prese, ma non in un'unica soluzione! Vogliamo parlare dei licenziamenti facili? L'insieme delle due cose creerà la perpetuazione del fenomeno degli esodati che diventeranno una categoria perenne di sconosciuti senza alcuna tutela. Poi vogliamo parlare di tasse? In un anno la pressione fiscale è aumentata di 4% e dal '92 dell'8%. Questa è la via della Grecia! Vorrei poi ricordarvi che in questo Parlamemto non ci sono partiti della spesa facile, partiti che vogliono il male dell'Italia, partiti contrari all'Europa. Pensiamo che la via da seguire sia un'altra e non crediamo in un rigore che colpisce solo i più deboli. Solo crescendo si colmerà il debito. La vostra strada ci porta in Grecia, la nostra, invece coniuga rigore, equità e sviluppo". Lo ha detto in Aula il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi intervenendo sul Decreto Terremoto.