(ASI) "Il testo sulle riforme costituzionali, che abbiamo discusso in commissione e poi portato in Aula, nasceva da settimane di lavoro che hanno visto allo stesso tavolo rappresentanti del Pd, del Pdl e dell'Udc. Il testo che è arrivato in Senato era dunque il testo concordato, sul quale c'era un patto politico di ferro, che peraltro era stato richiesto dal Pdl, come condizione: se prima non si fossero fatte le riforme costituzionali, non si sarebbe potuto affrontare la riforma della legge elettorale.
Il Pdl rompe clamorosamente questo patto, con la presentazione in aula degli emendamenti sul semipresidenzialismo, che non sono stati in alcun modo preceduti da alcuna volontà di portare questa questione al tavolo che aveva discusso le riforme costituzionali. Mi pare dunque fon troppo ovvio che, da parte del Pdl, c'è un tentativo di far saltare il provvedimento sulle riforme costituzionali e di precostituirsi anche un alibi per la legge elettorale, che, ripeto, era e resta la nostra priorità. Non si può tornare a votare con il Porcellum". Lo dichiara in un comunicato Anna Finocchiaro, Presidente del Gruppo del Pd al Senato, che aggiunge: "Il Pdl non può accusarci di voler rallentare i lavori del Parlamento. E' casomai il centrodestra a voler far saltare il tavolo sulle riforme, presentando emendamenti sul semipresidenzialismo che non possono essere votati con una semplice alzata di mano nell'Aula di Palazzo Madama. Io credo che emendamenti che cambiano la forma di governo nel nostro Paese
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