(ASI) Chi scrive non può essere certo sospettato di avere simpatie nei confronti di una forza politica da cui ha subito un 'aggressione fisica nel 2003. Vietare una manifestazione di qualsivoglia colore politico sarebbe però una grave lesione costituzionale e del diritto naturale perché tutti devono avere la possibilità di professare le proprie idee. Troppo spesso nel passato più o meno recente vari movimenti di Destra hanno visto vietate le loro manifestazioni sull'altare dell'ordine pubblico.
Il contrario, a dimostrazione di due pesi e due misure, non è mai avvenuto. La scorsa settimana inoltre il Sindaco del PD di Forte dei Marmi ha dovuto rinunciare a inaugurare il collocamento di una statua d'epoca raffigurante Bruno Mussolini perchè l'ANPI e collettivi di estrema sinistra avevano minacciato di mettere a soqquadro la cittadina toscana. Tutto questo non è concepibile in uno Stato di diritto ed auspichiamo che le Autorità competenti e le Forze dell'Ordine reprimano ogni tentativo di impedire libere espressioni del pensiero e delle idee politiche. Quanto alla ridicola affermazione di alcuni studenti universitari di sinistra riguardo all'identificazione della cultura con l'antifascismo ci auguriamo che siano dichiarazioni frutto del paraocchi ideologico e non della didattica. Il Fascismo piaccia o meno non è più un'ideologia ma un pezzo di Storia all'interno della quale ci sono state eccellenze culturali in ogni campo dalla pittura, alla poesia, dal romanzoall'architettura e l'elenco dei nomi legati al Fascismo che hanno dato lustro alla cultura italiana sarebbe fin troppo lungo. E' comunque auspicabile un clima più sereno che garantisca da un lato i diritti costituzionalmente garantiti e favorisca dall'altro una riflessione scientifica e non faziosa sulla nostra Storia. Naturalmente le stesse dichiarazioni le avrei fatte anche a parti invertite.