(ASI) Roma Un uomo di 49 anni, Giuseppe Pignataro, di Trani, è morto dopo essere precipitato dal balcone della sua abitazione. La morte - a quanto si è saputo - è avvenuta poco dopo che era stato condotto in ospedale dai soccorritori del 118, ai quali avrebbe detto di essersi lanciato volontariamente dal balcone. Questi tragici episodi sono in aumento e sono un sintomo evidente di come la crisi economica colpisce pesantemente la maggior parte delle famiglie itraliane e le classi sociali più povere.
Tesi rafforzata dal segretario generale della Uil di Puglia, Aldo Pugliese, l'uomo, che faceva l'imbianchino, si è tolto la vita «a causa delle difficoltà nel trovare un'occupazione stabile in grado di fornire un reddito degno alla propria famiglia». «Purtroppo - prosegue Pugliese - episodi del genere non sono nuovi nel contesto della provincia di Barletta, Andria e Trani, così come in quello della Puglia e del Meridione d'Italia, zone falcidiate con particolare violenza da una disoccupazione galoppante e da un tasso di povertà in costante aumento».
Per cui, analizzando in generale la situazione si può concludere: se il Presidente del Consiglio Monti, applicando le sue ricette economiche, si sta impegnando per risanare l'Italia, lui e il suo governo nulla di concreto hanno ancora fatto per combattere seriamente la disoccupazione e per ridare una speranza di un futuro migliore agli taliani. Il nostro popolo sta pagando sulla propria pelle gli effetti negativi della crisi economica in atto. Se non si fa subito qualcosa che contrasti questa drammatica deriva, il pericolo che si corre è che gli italiani ogni giorno diventino più poveri e psicologicamente disperati con conseguenze sociali imprevedibili.