(ASI) “Alla luce delle discussioni fumose e spesso non fondate su elementi obiettivi che in queste ore investono il tema dell'applicazione dello Statuto dei Lavoratori ai dipendenti pubblici, incluso l'art. 18 e le sue modifiche, la Cgil ribadisce che si tratta di una diatriba infondata, in quanto, secondo l'art. 51 comma 2 della L. 165/2001, lo Statuto dei lavoratori si applica anche nel settore pubblico”. Lo sostiene in una nota diffusa dall'Ufficio Stampa della Cgil Nicola Nicolosi, segretario confederale del sindacato con delega al lavoro pubblico.
La legge del 2001, spiega Nicolosi, non lascia spazio ad interpretazioni. Ne riportiamo per memoria il contenuto: “La legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni ed integrazioni, si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti. A meno che i testi che il Governo sta predisponendo, o predisporrà – conclude - non contengano esplicite deroghe od esclusioni per il settore pubblico, ciò significa che le modifiche peggiorative all'art. 18 della L. 300/1970 valgono anche per i pubblici dipendenti. Anche nel pubblico, come per il privato, tale considerazione deve rafforzare le iniziative di contrasto e di lotta che il Comitato Direttivo nazionale della Cgil ha già deciso”.