(ASI) "I dati di oggi sulla spesa delle famiglie nel 2011 e sulle retribuzioni, come i dati sulla disoccupazione dei giorni scorsi, non sorprendono. Sono, purtroppo, la conseguenza inevitabile di una linea di politica economica sbagliata che i conservatori tedeschi impongono da tre anni all'area euro", ha dichiarato Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro della Segreteria del Partito Democratico.
"Non è in discussione la 'cultura della stabilità' e la riduzione del debito pubblico. E' in discussione il percorso per raggiungerli. L'area euro e l'Italia sono in un circolo vizioso: economie in recessione, aumento della disoccupazione e continuo aumento dei debiti pubblici. In tale contesto di finanza pubblica - ha concluso l'esponente democratico - è illusorio sperare nelle liberalizzazioni e nell'approfondimento del mercato unico come fattori di sviluppo. E' come mettere benzina in un motore ingrippato. E' necessaria un'inversione di rotta nell'area euro da attuare attraverso il sostegno alla spesa per investimenti, misure di correzione delle insostenibili disuguaglianze e l'aumento della domanda interna nei Paesi in attivo di bilancia commerciale. Sono i punti di un'agenda progressista di cui l'Unione europea ha urgente bisogno".