(ASI) Il Governo Monti si mostra irremovibile sull'impegno per la Tav Torino-Lione e sceglie la linea dura per fermare le pur ampie manifestazioni di dissenso. Durante una conferenza stampa a palazzo Chigi, Monti ha promesso l'impegno per una "realizzazione tempestiva dell'opera" e per "contrastare forme di violenza".
La volontà istituzionale di perforare in tempi brevi la montagna d'amianto della Val Susa per far posto ai binari del Tav è talmente determinata da aver spinto il Governo a ripristinare il reato di "blocco stradale" da applicare contro i manifestanti; norma abrogata nel 1999.
Alle parole del premier è seguita la reazione, direttamente dai territori interessati dai cantieri, di Alberto Perino, leader dei No Tav: "Se volete andare avanti fate di arrestarci tutti perchè noi non molleremo mai". Si è poi rivolto direttamente a Monti."Tu vuoi il Tav e noi no. Tu sei a Roma e noi in Val Susa. Tu il Tav lo vuoi fare in Val Susa. Evitiamo prove di forza". E ancora: "Si stanno sprecando un sacco di soldi. Quanto costa il servizio d'ordine? Se portiamo la lotta No Tav in tutta Italia quanto vi costa? Fermiamoci un attimo, altrimenti - ha concluso - continueremo a fare ginnastica su e giù per la valle".