×
Attenzione
JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) “L'obiezione di coscienza come diritto umano”- è stato il tema affrontato nel convegno di Mercoledì, 29 febbraio a Roma “Un attacco senza precedenti alla libertà religiosa e alla libertá di coscienza”. Con queste parole il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York e presidente dell'episcopato Usa, ha criticato la recente decisione dell'amministrazione Obama di obbligare tutti gli ospedali cattolici a pagare premi assicurativi che coprano prodotti contraccettivi e farmaci abortivi.
Una scelta che ha incontrato l'opposizione non solo della comunità cattolica statunitense, ma anche di numerose ed autorevoli voci del mondo laico. Eppure non si tratta di un evento isolato. Gli attacchi all'obiezione di coscienza, infatti, sono sempre più frequenti proprio lì, Europa e Stati Uniti, dove questo principio ha trovato piena formulazione ed ha costituito un baluardo a difesa della dignità della persona. Sulle ragioni di questa deriva anti-liberale e i suoi possibili sviluppi, si sono confrontati i relatori del Convegno 'L'obiezione di coscienza come diritto umano', promosso dalla Fondazione Novae Terrae, dal Centro Studi Tocqueville-Acton e dalla Rubbettino Editore. E' stato un evento per ribadire che proteggere le coscienze non è questione di parte, ma impegno di libertà per tutti e garanzia di sana laicità. Hanno partecipato al convegno: Flavio Felice - Centro Studi Tocqueville-Acton Interventi: Francesco D'Agostino - Università di Roma Tre; Luca Volonté - Presidente Gruppo PPE Consiglio d'Europa; Robert Royal - Presidente Faith & Reason Institute - Washington D.C. Modera: Alessandro Gisotti - Radio Vaticana
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione