(ASI= "Il rapporto tra tecnologia e creatività è il vero nodo gordiano del futuro dell'audiovisivo. L'Intelligenza Artificiale ci pone davanti a opportunità enormi ma anche a rischi concreti per la tutela della creatività, dei lavoratori e dei diritti fondamentali. Il Parlamento si sta interrogando nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'innovazione nei settori della commissione sul futuro dell'alias digitale.
Dobbiamo tutelare i creativi. Un attore può vedersi clonata la propria voce e la propria immagine. Quindi la domanda è: che fare?"
Così è intervenuto il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, a Venezia all'incontro "Audiovisivo e Intelligenza artificiale, il futuro tra innovazione e regolamentazione"organizzato da Anica e Siae.
"Proprio per questo l'attenzione dell'esecutivo e del Parlamento resta costante e strutturata: consideriamo il cinema e l'audiovisivo un settore strategico della politica culturale nazionale. Abbiamo rivisto il tax credit per difendere la parte sana del comparto e garantire maggiore trasparenza, introducendo controlli più rigorosi, tracciabilità finanziaria e regole chiare sull'uso dell'IA nelle produzioni. Dopo aver già reso più trasparente il meccanismo del tax credit, come Fratelli d'Italia, depositeremo alla Camera una legge di delega al Governo volta a rendere l'impianto normativo di riferimento del cinema e dell'audiovisivo maggiormente efficace, flessibile e sincronico rispetto le reali dinamiche del comparto. I punti qualificanti del progetto di riforma, che non riguarda il Tax Credit ma tutto il sistema cinema, puntano ad una governance rafforzata - con un incremento del personale - a misure e incentivi più efficaci a beneficio degli operatori, in particolar modo per le sale cinematografiche, e ad azioni di semplificazione amministrativa."
Il Presidente Mollicone ha, quindi, proseguito:
"Con questo testo, renderemo più diretto il confronto con le categorie. Non possiamo ignorare il ruolo dei grandi player globali. È notizia di pochi giorni fa che Netflix ha scelto di integrare l'IA generativa nelle proprie produzioni, ma al tempo stesso ha dettato linee guida interne per evitarne un impiego distorsivo. È un segnale che dimostra come anche l'industria privata percepisca la necessità di regole certe e di un equilibrio tra innovazione e tutela dei talenti. Insieme, player e istituzioni, dobbiamo continuare a procedere sulla stessa strada. Sulla tutela dei diritti connessi vogliamo introdurre una banca dati unica. Sul piano europeo, con il Digital Services Act e l'AI Act, si afferma con forza la necessità di coniugare tecnologia e diritti. In Italia, il DDL IA ha introdotto un principio fondamentale: le opere protette dal diritto d'autore devono avere origine umana, ma anche quelle realizzate con il supporto dell'IA sono tutelate, purché frutto di lavoro intellettuale. È un salto in avanti che recepisce lo spirito antropocentrico del G7 sotto presidenza italiana. Al tempo stesso, il nostro impegno contro pirateria e opacità nel settore rimane centrale: i primi dati dimostrano risultati concreti, con milioni di atti illeciti in meno. E grazie al recepimento della direttiva NIS2 sulla cybersicurezza, l'Italia è capofila in Europa nell'estendere tutele e obblighi anche al settore culturale."
Il Presidente Mollicone ha, infine, concluso:
"Il fisico, che definirei filosofo quantistico, Federico Faggin, in un'intervista, ha detto che 'non c'è niente di sbagliato nel pensare che le macchine possano cooperare se insegnamo loro a farlo, fornendo loro delle regole. Diciamo loro cosa significa cooperare e diamo loro esempi di cooperazione.' Voglio ribadire un concetto chiave: l'innovazione deve essere messa al servizio della creatività, non in sua sostituzione. La sfida che ci attende è costruire un ecosistema audiovisivo più equo, competitivo e trasparente, in cui la tecnologia sostenga – ma non sostituisca – l'ingegno umano."



