(ASI) Roma - "Durante quattro ore di audizione in Commissione Cultura della Camera, richieste dalle opposizioni, è emerso che per associazioni ed 'esperti' i genitori non sarebbero in grado di educare affettivamente i figli fin da piccoli, e dovrebbero intervenire esperti o attivisti con lezioni di educazione sessuale a partire dai 5 anni.
I bambini, definiti 'piccole persone', per pd, m5s e avs dovrebbero essere obbligati ad ascoltare a scuola psicologi e sessuologi su fluidità sessuale, identità trans e superamento del binarismo sessuale. Gli insegnanti, secondo le associazioni chiamate in audizione dalla sinistra, andrebbero formati secondo una visione ideologica, ignorando i loro titoli di studio, master ed esperienze acquisite sul campo. Informare le famiglie sui progetti scolastici, principio basilare introdotto dai ddl Valditara e Sasso, lederebbe a loro dire diritto allo studio, pluralismo, Costituzione e democrazia. Penso che oggi la sinistra abbia definitivamente calato la maschera, mostrando la volontà di sostituire mamme e papà con attivisti ideologizzati trans e lgbt di estrema sinistra. È quanto già fatto all'insaputa delle famiglie, svilendo il lavoro serio svolto sul tema da esperti non ideologizzati e soprattutto dai nostri docenti che non hanno bisogno di patenti di pedagogisti da parte del pd e del m5s. La comunità scolastica non ha bisogno di un'ideologia che, sotto la bandiera della lotta alle discriminazioni, impone una propaganda queer e gender che deve restare fuori dalle scuole". Così in una nota il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione.


