(ASI) Roma – “Dopo essermi astenuto sulla pregiudiziale di costituzionalità, oggi voterò contro la riforma della giustizia presentata dal Governo, in parte per motivi opposti a quelli enunciati dalla stessa opposizione.
Non è un tema di violazione della Costituzione, come diversi colleghi hanno sostenuto. È semplicemente una riforma inutile, destinata a produrre effetti paradossalmente opposti rispetto agli intendimenti degli stessi proponenti. Si creerà un corpo autonomo di PM, con un organo di autogoverno a parte, con funzioni esclusivamente investigative, svincolato dalle altre componenti della magistratura, totalmente autoreferenziale. Introducendo il sorteggio, i magistrati saranno privati del diritto di eleggere i propri rappresentanti, presupposto cardine dei principi di autonomia e indipendenza della magistratura, senza risolvere il problema delle correnti. Se l’obiettivo era separare le funzioni tra giudici e PM, non ci sarebbe stato bisogno di intervenire, poiché è già così grazie alla riforma Cartabia. Se il fine voleva essere una maggiore efficienza della giustizia, l’obiettivo è fallito in partenza. Questa riforma non serve alla politica, non serve alla magistratura e, soprattutto, non serve all’Italia”. Lo scrive su Facebook Pier Ferdinando Casini.



