(ASI) - L’ultimo report ISTAT sulle cause di morte in Italia, prende in esame i decessi relativi all’anno 2022. Parliamo dunque di oltre 2 anni fa, in pieno periodo storico post Covid-19. Questa tipologia di statistica infatti, ha tempi tecnici e metodologici di rilevazione particolarmente più complessi.
I dati così raccolti e trattati, provengono da supporti cartacei di oltre migliaia di fonti sul territorio nazionale e sono tra i più complessi da armonizzare e analizzare, motivo per cui le tempistiche di elaborazione e validazione sono molto più lunghe rispetto ai tradizionali report trimestrali e annuali dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Nel 2022 in Italia, sono stati registrati 721.974 decessi, che fa segnare un incremento del 2% rispetto al precedente anno (2021), ancora più elevato rispetto ai livelli pre-pandemia in cui il numero dei decessi si attestava a 637.198 unità nel periodo 2018-2019. Il tasso di mortalità sale lievemente dello 0,6% rispetto all’anno precedente, ma si può comunque considerare stabile mentre viene evidenziato un aumento della mortalità relativa a patologie a carico del sistema respiratorio e del sistema circolatorio in contrapposizione con la forte diminuzione dei decessi Covid-19, mentre resta sostanzialmente invariato il numero delle morti per tumori e diabete, quest’ultimo in forte crescita dal 2020 proprio a causa degli effetti impattanti della pandemia. Ad ogni modo, le cause principali di morte in Italia restano confermate: 222.717 decessi per malattie del sistema circolatorio e 174.566 per tumori, per un ammontare complessivo di oltre il 55% dei decessi totali. Le analisi statistiche mostrano anche un aumento del tasso di mortalità per le donne pari all 1,8%, mentre risulta in leggerissimo calo quello degli uomini; questi ultimi continuano ad avere una mortalità più elevata delle donne, anche a causa degli effetti della pandemia che ha fortemente penalizzato il sesso maschile, ma la distanza si sta assottigliando.
Tra le note in rilievo del report ISTAT, si nota come nel 2022 siano stati registrati due picchi del tasso di mortalità, che suggeriscono la causa stagionale che cause differenti derivanti da diverse fasi pandemiche. A inizio 2022 infatti c’è stato un netto aumento dei decessi per Covid-19 culminati con il massimo a gennaio; successivamente la mortalità è tendenzialmente scesa fino al mese di giugno. L’altro picco è invece avvenuto a luglio con l’arrivo delle temperature più calde, confermato da un maggior numero di decessi dovuti a malattie circolatorie.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia



