(ASI) Secondo la stampa argentina la Corte Suprema potrebbe confermare a breve la sentenza contro l'ex presidente Cristina Fernández; e per questo motivo parlamentari, partiti politici vicini al peronismo, movimenti sociali e sindacati sono stati convocati ad una riunione indetta dall’Istituto Patria presso la sede del Partito Giustizialista (PJ) della capitale per organizzare una grande mobilitazione nel caso fosse confermata la sentenza e fosse estromessa dalla elezioni provinciali di Buenos Aires in programma a settembre.
“Questo non è un problema per Cristina, è un problema per la democrazia”, sostengono persone vicine all'ex presidente.Se la Corte Suprema confermasse la sentenza della Seconda Corte Orale Federale, l’ex prima mandataria dovràscontare almeno sei anni di carcere e l'ex presidente sarà interdetta permanentemente dai pubblici uffici.
“Se la sentenza verrà confermata, la democrazia che abbiamo costruito dal 1983 in poi finirà e inizierà una democrazia con proscrizioni, come quella che abbiamo sperimentato sotto Perón”, avvertono i membri della cerchia ristretta del leader politico.
In questo contesto, l'Instituto Patria cercherà di elaborare un piano per difendere Cristina Fernández. “La gente esige che facciamo ciò che dovremmo fare. Pertanto, come primo passo, ci siederemo e ascolteremo le loro opinioni” hanno dichiarato i familiari della Fernandenz. Hanno anche spiegato di essere "in allerta e mobilitati" in previsione di una possibile sentenza contro l'ex presidente.
Sebbene la Corte Suprema non abbia ancora fissato una scadenza per la sua sentenza, la notizia della candidatura di Cristina Fernández a legislatrice per la provincia di Buenos Aires sembra aver accelerato il processo.La scorsa settimana, la Corte Suprema ha respinto la richiesta di ricusazione presentata dalla difesa contro il giudice Ricardo Lorenzetti.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia