(ASI) "Questa mattina, venerdì di Pasqua per il calendario ortodosso, mentre milioni di persone celebrano la vita e la rinascita, nella Striscia di Gaza si è consumata l'ennesima strage. Secondo quanto riportato da Al Jazeera e ripreso da ANSA, almeno 70 persone sono state uccise in 24 ore dai raid israeliani, con interi quartieri rasi al suolo a Khan Younis, Rafah, Beit Lahiya. Tra le vittime, come ormai è consuetudine in questo genocidio a rate, anche donne e bambini.
Di fronte a questo crimine, un assordante silenzio regna sovrano a Roma. Il governo Meloni, sempre pronto a farsi paladino dei "valori dell'Occidente" quando si tratta di sostenere militarmente l'Ucraina, tace. Tajani, che si autodefinisce ministro degli Esteri ma si comporta più da portavoce della NATO che da rappresentante del popolo italiano, tace. E tacciono con loro i tanti opinionisti, leader e capibastone che amano riempirsi la bocca di "diritto internazionale", "diritti umani" e "difesa della democrazia". Strano, vero? Quando i razzi partono da Mosca, tutti in piedi a gridare allo scandalo. Quando invece sono i cacciabombardieri israeliani a devastare ospedali, scuole e case nella prigione a cielo aperto che è Gaza, allora cala il sipario. Nessuna indignazione, solo un vergognoso doppiopesismo che grida vendetta e che svela, al di là di ogni dubbio, la loro ipocrisia strutturale. Di qualedemocrazia parlano? Di quale diritto internazionale si fanno alfieri? Quello selettivo, applicabile solo ai "nemici" e mai agli "alleati"? Quello che si dimentica della Convenzione di Ginevra quando a bombardare sono governi amici? Denunciamo ancora una volta con forza questo crimine contro l'umanità e chiamiamo tutte e tutti alla mobilitazione per un immediato cessate il fuoco, la fine dell'occupazione e una soluzione giusta e duratura per il popolo palestinese". È quanto dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.