"Togliere togliendolo le speculazioni della borsa di Amsterdam per far crollare il costo energetico e recuperare la competitività del sistema-Europa”.
(ASI) "In futuro avremo una nuova dipendenza dall'estero per scaldare le case o produrre energia col gas. Non più la Russia di Vladimir Putin, ma gli Stati Uniti di Donald Trump. Il processo è già in corso: il gas naturale liquefatto americano è fondamentale nel sostituire le forniture di gas russo.
Le navi metaniere statunitensi che scaricano Gnl nei porti italiani ed europei sono sempre di più. Le discussioni sui dazi e le riserve che si svuotano accendono preoccupazioni sul futuro.
Sulle bollette, il 2025 sarà ancora molto duro salvo che non ci sia diminuzione del prezzo del gas. Il prezzo dell’energia incide su tutto il sistema e porta ad innalzare i costi di produzione e i prezzi di vendita rendendo meno competitivi i nostri prodotti sul mercato.
Una tempesta perfetta che ho più volte annunciato: barriere ad est verso la Russia messe dall’Europa, barriere da ovest contro di noi messe dagli Usa.
Per aumentare la competitività del sistema, visto che gli Stati Uniti intendono aumentare del 20% i dazi sui prodotti Europei, come contromossa dovremmo rispedire al mittente tutto il costoso liquid gas americano e riacquistare il gas low cost russo, aprendo nel contempo lo sbocco commerciale su quei mercati.
Solo così possiamo abbassare il costo dell’energia e aprire a nuovi mercati, attutendo, se non azzerando, l’impatto dei dazi americani e forse costringendo gli americani ad una trattativa."