(ASI) Questa mattina, intorno alle ore 11, all'interno del dipartimento di Scienze Politiche, nell’polo centrale dell'Università di Pavia, Roberto Buzzi, un noto militante di Azione Universitaria nonché Rappresentante degli Studenti per il Dipartimento di Scienze Politiche e futuro candidato al CNSU, conosciuto in tutti i dipartimenti per la sua appartenenza ad Azione Universitaria, è stato brutalmente aggredito.
«Quanto avvenuto stamattina all’Università di Pavia è gravissimo! Un militante di Azione Universitaria, rappresentante degli studenti di Scienze Politiche, è stato aggredito da più individui ed è attualmente in Ospedale: dopo aver ricevuto un violento pugno al volto, è stato immobilizzato da un secondo aggressore, mentre un altro individuo continuava a colpirlo ripetutamente. I responsabili sembrerebbero appartenenti a movimenti di sinistra.
Angherie e aggressioni verbali ai danni dei nostri ragazzi sono una costante: adesso, dopo la violenza morale, alimentata da un sistema politico e culturale che soffia sul fuoco, torna la violenza fisica, riportando le lancette indietro negli anni ‘70. Ma è ancora più grave che ciò accada all’interno di un’Università. Chiediamo pertanto pubblicamente all’Ateneo, alle istituzioni competenti, a tutte le forze politiche di prendere una netta presa di posizione: davanti a studenti picchiati non si può rimanere in silenzio! Si valuti l'espulsione definitiva di qualsiasi movimento o gruppo che promuova, giustifichi o sia coinvolto in atti di violenza all'interno della comunità universitaria. Per quanto altro ancora dovremo sopportare le angherie della violenza rossa, nel tacere del circuito mediatico? Da oggi, non staremo più in silenzio!», lo afferma in una nota Nicola D’Ambrosio, Presidente Nazionale di Azione Universitaria.