(ASI) "Chiediamo alle autorità competenti di intervenire per impedire che la famiglia di Kamel, residente a Roma, a Piazzale della Radio, con a carico due disabili, di cui uno grave al 100% a causa della sclerosi multipla, vada a finire sulla strada.
Una storia straziante, ma anche emblematica di come, in una città come la nostra, si possa finire velocemente in un baratro, a causa della latitanza delle nostre istituzioni pubbliche che, nel caso di specie, non sono state in grado di trovare in questi mesi una soluzione alternativa, anche solo provvisoria per evitare un dramma come quello traumatico di uno sfratto. Nonostante le tante promesse sulla moratoria degli affitti per l'anno giubilare, rilanciata enfaticamente mesi fa anche dal sindaco di Roma e dal presidente della Regione Lazio, il 2025 rischia di essere ricordato nella nostra città per il numero degli sfratti eseguiti, con buona pace di quanti celebrano il Giubileo come un simbolo di solidarietà e speranza. La verità è che per migliaia di famiglie romane l'anno giubilare rischia di essere vissuto come un periodo di angoscia in attesa di perdere la propria abitazione e ritrovarsi a vivere da un momento all'altro su un marciapiede. Per l'anno giubilare a Roma sono stati spesi ingenti fondi per finanziare opere pubbliche, molte delle quali si concluderanno vergognosamente solo dopo il 31 dicembre, ma rimangono inevase circa 18.500 domande di casa popolare. Ricordiamo che secondo i dati del Ministero degli interni, nel 2023, per la città di Roma sono state emesse oltre 3 mila sentenze di rilascio di immobili, quasi 5 mila istanze di esecuzione con ufficiale giudiziario e oltre 2 mila sfratti eseguiti con la forza pubblica. Cosa aspettano le istituzioni competenti ad intervenire per risolvere questa mattanza sociale?". Lo dichiara in una nota Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.