(ASI )Perugia - "Accanto alla fuga del personale sanitario dal sistema pubblico, si inaugura un nuovo fenomeno: il rifiuto del ritorno in Umbria di medici di primo livello, pure vincitori di concorso, ma che non vogliono incrociare il proprio percorso di vita professionale con la sanità dell'Umbria.
Il caso del dottor Alberto Patriti, medico umbro nominato domenica primario della struttura complessa di Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatica dell'ospedale di Perugia, per cui aveva vinto il concorso. Peccato che Patriti abbia dichiarato di non voler lasciare l'Ast Pesaro - Urbino, dove dirige la Chirurgia generale. Un vero peccato per uno stimato professionista che ha saputo crescere e affermarsi, con competenza ed esperienza, ma anche l'ennesimo segnale del fatto che la nostra sanità è un malato difficile da curare a causa della destra che, a colpi di spot e populismo, ha solo lavorato per la privatizzazione senza risolvere alcun problema. Così la sanità umbra si trova ormai a non attrarre più nessuno e non riesce a dare risposte non solo ai malati umbri, ma neanche ai professionisti della sanità".Così in una nota Simona Meloni, capogruppo Pd in Consiglio regionale e candidata del Pd alle Regionali.