(ASI) "Curarsi è un diritto, non un lusso!Comunicato Stampa di Moreno PasquinelliLa Giunta regionale esulta per il successo del 'piano di recupero delle prestazioni in lista di attesa'. Si sostiene che la 'capacità di risposta delle aziende sanitarie ha recuperato i livelli pre-covid'. A pensare male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca… Non sarà che tanto tripudio si spiega con le elezioni regionali alle porte?
Che ci sia una vera inversione di tendenza lo sapremo davvero solo fra qualche mese; in estate c’è sempre un calo fisiologico delle richieste di prestazione. C’è poi da considerare che in tanti, stanchi di aspettare e di essere sballottolati in tutta la regione, si rivolgono oramai alle cliniche private. Non ci sono dati certi ma il sospetto è che ci sia una relazione inversa tra le richieste di prestazioni sanitarie nel settore pubblico e quello privato. C’è chi può permettersi di spendere centinaia di euro per una prestazione urgente, molti no: l’Umbria registra infatti uno dei tassi più alti di rinuncia alle cure. Resta che questo governo segue la linea di quelli precedenti di centro-sinistra: la spesa per la sanità, rispetto al Pil continua a scendere. Le liste di attesa si abbatteranno solo con forti investimenti nella sanità pubblica, eliminando il tetto di spesa per il personale, offrendo stipendi più alti a medici e infermieri. È vero che la Tesei e Coletto hanno trovato una situazione già pregiudicata dalla precedente amministrazione, con loro è diventata disastrosa. Curarsi è un diritto, non un lusso!" Così in una nota Moreno Paquinelli del Fronte del Dissenso.