(ASI) ”“Secondo le destre, il trasporto pubblico locale in Umbria è in grande salute e sono imminenti nuovi investimenti. Mentre è chiaro il motivo degli annunci alla vigilia delle elezioni regionali, non si comprende quale sia il motivo di vanto vista la totale inefficienza del servizio reso.
La realtà è che negli ultimi anni l’Umbria ha subìto un taglio netto delle corse senza fare nessun investimento in innovazione. Infatti la nostra regione rimane tra quelle con maggiore utilizzo di auto pro-capite: solo a Perugia, l’80% di spostamenti avviene in auto. Per non parlare del trasporto su ferro, ormai inesistente. Ma se l’unico frecciarossa a disposizione - il Perugia-Torino - è un successo, allora perché non implementarlo? E perché non potenziare con ulteriori corse anche i due freccia argento Ravenna-Roma che fermano a Foligno, Spoleto e Terni? Oggi, con l’Umbria che rimane ancora fuori dalla rete infrastrutturale nazionale, la soluzione trovata dalle destre riguarda una stazione per l’alta velocità in Toscana che viene addirittura spacciata per opportunità. A questo è collegato anche il voto del centrodestra in Parlamento sull’autonomia differenziata: dovrebbero sapere che tra le 23 materie che passeranno alle competenze delle Regioni ci sono anche le infrastrutture e che già allo stato attuale la regione Toscana non sembra affatto concorde con i progetti dell’assessore Melasecche. In sostanza le destre si auto elogiano per aver migliorato il trasporto pubblico che di fatto nella nostra regione non esiste. I pendolari sono stati abbandonati, i studenti si ritrovano con tariffe alte e con meno servizi, mentre i turisti hanno sempre più difficoltà ad arrivare in Umbria. Hanno avuto cinque anni per migliorare la situazione e non lo hanno fatto. Adesso dei vuoti annunci di fine legislatura francamente ne possiamo fare a meno”. Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.